È magia nell’antico borgo di Levigliani: ecco l’evento più originale della Versilia
Vino, arte e non solo: per quattro giorni l’antico borgo dell’Alta Versilia si trasforma e diventa un vero paradiso per grandi e piccini
LEVIGLIANI. Quattro giorni di musica, vino, arte, spettacoli di strada, buon cibo e un borgo che si trasforma in un incantevole labirinto di luci, colori e decorazioni. Da domani, giovedì 31 luglio, a domenica torna Levigliani Wine Art, la manifestazione più originale della Versilia, giunta all’undicesima edizione. Un appuntamento tanto atteso, capace di richiamare ogni anno migliaia di visitatori nel caratteristico borgo stazzemese ai piedi del monte Corchia, tra cave di marmo bianco arabescato, cavità carsiche con l’Antro del Corchia straordinarie e una comunità che lavora unita per regalare magia.
Numeri da record: 130 artisti, 31 cantine vinicole con oltre 150 etichette, undici spazi dedicati a concerti rigorosamente live, 15 punti ristoro, 4 birrifici artigianali, mostre fotografiche (con la prima edizione del premio fotografico Wine Art), installazioni, spettacoli di strada e laboratori per bambini. Il tutto in un circuito che si snoda per l’intero borgo, con scenografie create ad hoc dalle donne del paese, cantine addobbate, degustazioni e una scenografia d’ingresso da non perdere: una grande botte con Bacco che accoglie i visitatori. Dietro a questa macchina organizzativa c’è l’Unione Sportiva Levigliani, composta da giovani volontari del paese. Con il supporto fondamentale della Cooperativa Condomini, attiva nell’estrazione del marmo, e del sistema turistico Corchia Park, che cura la parte promozionale.
L’evento è diventato negli anni un vero e proprio modello di collaborazione. «Il lavoro per la logistica di Wine Art inizia a gennaio – spiega David Poli, dell’Unione Sportiva Levigliani –. Sono mesi di preparazione in cui selezioniamo aziende e artisti, organizziamo incontri in paese e suddividiamo i compiti in squadre. Siamo circa 60 persone: c’è ad esempio chi si occupa dei trasporti, chi segue la parte social, chi cura le pratiche sanitarie. È un team grande, nonostante le dimensioni del borgo, ed è importante sottolineare la coesione tra privati, associazioni e le due cooperative principali, la Condomini e Corchia Park, che ci supportano con risorse e logistica. Noi ci mettiamo il nostro know-how e la passione. Anche il paese è parte attiva: da oltre un mese tutti aiutano a montare strutture, i piccoli mezzi come l’Ape Piaggio fanno avanti e indietro e i residenti hanno la pazienza di sopportare. È il segreto di Wine Art: la comunità».
Il programma è stato ulteriormente arricchito rispetto alle passate edizioni. Musicalmente, il festival ospita un ventaglio completo di generi: folk irlandese, blues, jazz, cantautorato, teatro canzone e cover band. Domani chiusura con i Kinnara (omaggio a De André), venerdì con i RadioPanorama (cantautorato italiano), sabato con i Mamalover, band dance tutta dal vivo, e domenica gran finale con la Francesco Mattei Band, tra rock e pop.
Gli spettacoli non si fermano alla musica: giocoleria, fire show, comicità di strada, truccabimbi, piccoli teatri, laboratori naturali e di circo pensati per coinvolgere grandi e piccoli. Il circuito comprende 11 postazioni musicali distribuite in tutto il paese. Spazio anche all’arte visiva: una mostra fotografica permanente allestita per tutta l’estate sarà accompagnata da conferenze a tema mentre gallerie e spazi espositivi animeranno vicoli e cortili.
Anche dal punto di vista enologico l’evento cresce: grazie alla collaborazione con Fisar, Wine Art diventa una tappa rilevante per gli amanti del vino. La filosofia rimane la stessa: valorizzare i piccoli e medi produttori locali, tanti fra la Versilia e la Garfagnana, evitando grandi marchi per offrire esperienze autentiche. Un esempio fra tutti è quello del localissimo Marco Rossetti, dell’azienda Casale alle Piane che si trova con la propria vigna proprio a Levigliani. Il 90% delle cantine presenti produce in modo naturale o biologico. Non mancheranno le specialità gastronomiche: in totale 15 i punti ristoro dove degustare panini gourmet, tordelli, grigliate, testaroli al tartufo, arrosticini e dolci, e poi ci sarà anche la taverna medievale.
Presenti le attività del borgo: i ristoranti Raffaello, il Vallechiara, l’Osteria, la Cooperativa Alimentari e la Vineria. Un’organizzazione attenta anche alla logistica. «Ringraziamo il Comune di Stazzema - conclude David Poli - per aver dato la disponibilità dell’area a Col del Cavallo da dove far partire il servizio navetta più a valle, da Pontestazzemese».