Il Tirreno

Siderurgia

Metinvest, l'ex ministro Clini a favore dell'impianto: «È una priorità, ecco perché può essere un modello di riferimento»


	Il rendering dell'impianto Metinvest Adria a Piombino e l'ex ministro dell'Ambiente, Corrado Clini
Il rendering dell'impianto Metinvest Adria a Piombino e l'ex ministro dell'Ambiente, Corrado Clini

L’ex componente del governo tecnico Monti, “benedice” il Digital Green Steel Project. Grazie a Piombino il Paese ridurrà del 50% la dipendenza dall’importazione di coils

5 MINUTI DI LETTURA





PIOMBINO. Il progetto di Metinvest Adria a Piombino va considerato «una priorità nazionale, industriale e ambientale, per la quale vanno assicurate corsie rapide di approvazione da parte delle autorità competenti». A schierarsi con convinzione per il Digital Green Steel Project è l’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini. L’ex componente del governo tecnico presieduto dal 2011 al 2013 da Mario Monti, interviene sul tema dell’acciaio in Italia seguendo una narrazione che da Taranto conduce fino alla nuova strada “italo-ucraina” di Piombino.

Non come Taranto

«Il 26 ottobre 2012 avevo rilasciato l’AIA, che prevedeva l’impiego da subito delle migliori tecnologie disponibili per la produzione di acciaio, che sarebbero diventate vincolanti in Europa nel 2016, anche con la prospettiva di ridurre progressivamente l’intensità di carbonio delle produzioni attraverso gli altoforni – racconta Clini al Tirreno – Gli interventi di risanamento ambientale dovevano essere conclusi entro il dicembre 2015 e richiedevano investimenti da parte di Ilva per almeno 3 miliardi di euro. La scelta era chiara: realizzare a Taranto la prima acciaieria “verde” a ciclo integrale d’Europa».

Il 15 novembre 2012 Ilva aveva accettato di finanziare tutti gli interventi, «ma il 26 novembre 2012 – ricorda l’ex ministro – il Gip di Taranto aveva sequestrato “come corpo del reato” i prodotti finiti,per un valore di 1 miliardo di euro che l’azienda aveva destinato ai primi investimenti per il programma di risanamento. In questo modo le disposizioni dell’AIA e il piano di risanamento erano stati bloccati sul nascere». Da allora iniziò un’altra storia: dal decreto del governo per sbloccare il sequestro, fino alle resistenze della Procura di Taranto e, infine, il commissariamento stabilito dal governo Letta. Fino al 25 luglio 2025, quando è stata emanata la nuova AIA, 13 anni dopo. «A fronte dei 3 miliardi di investimenti per completare il risanamento entro il 2015 – dice Clini – il costo pubblico di Ilva a partire dal 2012 (ovvero la perdita di PIL) è stato stimato in almeno 2 miliardi all’anno». L’ex ministro parte dalla storia dell’ILVA per richiamare «l’importanza» e «l’urgenza» di avviare la realizzazione del progetto Danieli-Metinvest a Piombino, «che ha un ciclo produttivo diverso da ILVA –sostiene – ma può consentire all’Italia sia di recuperare la leadership e la competitività internazionale nell’innovazione per la produzione di acciaio, sia di ridurre gli effetti negativi della dipendenza dell’industria italiana dall’importazione di coils».

Un impianto modello

Secondo l’ex ministro l’accordo di programma sottoscritto il 10 luglio dovrebbe garantire una rapida realizzazione del progetto. «Ma dobbiamo avere presente – ammonisce Clini – che l’Italia è tra i paesi con i tempi più lunghi e i percorsi più controversi per attuare decisioni ancorché condivise». Per Clini il progetto Piombino ha tuttavia carattere d’urgenza.

«L’innovazione – spiega – è in particolare assicurata dall’impiego delle tecnologie sviluppate da Danieli negli ultimi anni per l’impiego dei rottami ferrosi. Energiron, per la produzione di preridotto di ferro, con l’utilizzazione di gas naturale come agente riducente ma predisposto per l’impiego anche di idrogeno (hydrogen ready) nella prospettiva di produzioni a emissioni zero. Energiron può anche preriscaldare il forno elettrico. Digimelter QOn, il forno elettrico che consente il riciclaggio può essere alimentato anche con energia da fonti rinnovabili ed è predisposto per l’idrogeno. Castrolling, il sistema che integra colata continua e laminazione ottimizzando l’impiego delle tecnologie con il supporto dell’intelligenza artificiale, che consente il massimo del riciclaggio dei rottami e un’elevata efficienza di produzione». Insomma, «l'impiego delle tecnologie Danieli consente la riduzione delle emissioni di CO2 al di sotto dei 200 kg/tonnellata prodotta, contro i 300 kg delle tecnologie tradizionali a forno elettrico e 2.000 kg dei cicli integrali tradizionali».

Per l’ex ministro l’impianto può essere «un modello di riferimento per l’Europa e su scala mondiale per un settore industriale in trasformazione verso la riduzione dell’intensità di carbonio del prodotto finale». Del resto «le tecnologie Danieli sono utilizzate con successo in Cina, Germania, Canada, Olanda e Svezia. In Cina è stato riconosciuto il valore “strategico” delle tecnologie Danieli nel contesto delle politiche cinesi per la riduzione dell’intensità di carbonio delle produzioni di acciaio. Mentre il 20 marzo scorso, in occasione della presentazione del Piano d’Azione per l’Acciaio e i Metalli (SMAP) Ursula von der Leyen ha sottolineato che “L’acciaio pulito di nuova generazione dovrà continuare a essere fabbricato in Europa”».

Un’oasi di coils

Piombino, con i 2,7 milioni di tonnellate annue di acciaio, ridurrà fino al 50%, la dipendenza dell’industria italiana dalla importazione di coils. «È stato osservato – aggiunge l’ex ministro – che l’impianto di Piombino potrebbe ridurre la disponibilità di rottami ferrosi per il settore siderurgico italiano. In generale, questo non sarebbe un buon motivo per ostacolare il progetto Metinvest Adria, considerando il valore aggiunto in termini di competitività e capacità produttiva e tenendo conto che il valore dell’importazione dei rottami è ampiamente inferiore a quello dell’importazione dei coils». A questo proposito Clini ricorda che, «nell’ambito dello SMAP, «è stato attivato dal 23 luglio un sistema europeo di sorveglianza doganale per monitorare i flussi commerciali di rottami metallici in entrata e in uscita dall’UE con il duplice obiettivo di ridurre l’esportazione extra UE di rottami metallici (18 milioni di tonnellate nel 2023) e promuovere il riciclaggio a favore delle imprese europee. In questa direzione si muove l’iniziativa del Gruppo Danieli per la realizzazione di cicli produttivi “circolari”. Va comunque rilevato che Metinvest Adria ha già coperto il fabbisogno previsto per Piombino con forniture già contrattualizzate, che utilizzeranno una banchina portuale dedicata».


 

Flash di cronaca

Strade

Collesalvetti, incidente in A12 tra un’auto e una roulotte: 8 i feriti, grave una donna

Estate