La riorganizzazione

Val di Cornia, ospedale unico alla prova del voto: in consiglio c’è l’unanimità

Val di Cornia, ospedale unico alla prova del voto: in consiglio c’è l’unanimità

Il documento dei sindaci delle Valli Etrusche. Pasquini: «Inviamo all’Asl un messaggio chiaro di unità, fuori dalle contrapposizioni tra forze politiche»

16 settembre 2023
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SUVERETO. Primo passaggio in un consiglio comunale della Val di Cornia del documento di proposta di riorganizzazione dell’ospedale unico delle Valli Etrusche, nato dalla fusione delle due ex zone Bassa Val di Cecina e Val di Cornia e dei due ospedali di Cecina e Piombino. A Suvereto la proposta definita dai sindaci, nella seduta dell’11 settembre, passa all’unanimità. Il documento, condiviso e approvato nella conferenza dei sindaci del 17 luglio, è di fatto l’atto di indirizzo per riorganizzare l’ospedale unico in una struttura di primo livello, secondo le norme vigenti, che sia in linea con i bisogni del territorio e dei suoi cittadini. Dopo un lungo periodo che ha visto un progressivo arretramento dei servizi ospedalieri del territorio si prova a voltare pagina.

In apertura della discussione, la sindaca Jessica Pasquini ha illustrato l’ordine del giorno sottolineando l’importanza del lavoro congiunto a cui il Comune di Suvereto ha partecipato attivamente. Dal punto di vista politico, il superamento delle storiche divisioni tra i due territori ha permesso nuove sinergie che rafforzano la voce, ora unanime e compatta, del territorio Valli Etrusche. Mentre sul piano tecnico il documento sviluppa un progetto di ospedale di primo livello, superando anche le criticità dovute alla distanza tra i due presidi, con aumento dei servizi ospedalieri per il territorio pur con i vincoli del complesso quadro normativo vigente.

L’assessore alla Sanità Gianluigi Palombi ha illustrato in linea generale i contenuti del documento, soffermandosi sul fatto che il progetto rende l’ampio territorio delle Valli Etrusche quasi totalmente indipendente per diagnosi e cura della maggior parte delle patologie acute e croniche, riservando a una minore percentuale di pazienti la necessità di rivolgersi a centri di II e III livello, per patologie più specialistiche e interventi chirurgici più complessi.

Nel lavoro di stesura del documento si è partiti dalle criticità sanitarie del territorio delineate dai dati epidemiologici contenuti nei profili di salute e nella distribuzione dei servizi si è tenuto conto sia delle vocazioni storiche che degli aspetti infrastrutturali dei due ospedali. Tra i punti di forza del progetto vengono indicati il rafforzamento della Cardiologia, con particolare attenzione allo sviluppo dell’Aritmologia e della Cardiologia interventistica, ritenuti elementi fondamentali per un territorio così ampio, l’istituzione di nuove unità operative complesse di Oncologia e Urologia, oltre alla istituzione di singole unità operative complesse di Anestesia e Rianimazione e di Emergenza-Urgenza per i singoli presidi.

«Questa definizione di ospedale unico raggiunge due obiettivi primari – sottolinea l’assessore Palombi – , una maggiore sicurezza per i cittadini delle Valli Etrusche e una notevole diminuzione dei disagi per la popolazione, evitando soprattutto ai pazienti fragili (anziani pluripatologici in primis) , spostamenti anche lunghi e difficoltosi, che spesso provocano rinuncia alle cure».

La maggioranza ringraziato l’amministrazione per l’importante ruolo svolto nella definizione del progetto. Anche il gruppo di minoranza ha votato il documento, apprezzandone l’indirizzo, finalizzato a mettere in sicurezza i cittadini e a tutelarne il diritto alla salute. E così il consiglio comunale unito ha sottolineato anche l’importanza della realizzazione della sala di cardiologia interventistica (emodinamica) dell’ospedale di Piombino, anche e soprattutto in relazione ad una alta incidenza di mortalità e di morbilità della patologia cardiaca ischemico-correlata e ad evidenziare la necessità del rilancio complessivo della qualità dei servizi del polo ospedaliero di Piombino, con la realizzazione di adeguamenti strutturali e una programmazione capaci di creare nuove condizioni per il ripristino del Punto nascita.

«La votazione all’unanimità – conclude la sindaca Jessica Pasquini – rafforza il mandato del sindaco in assemblea della Società della salute e invia un messaggio chiaro di unità, fuori dalle contrapposizioni ideologiche tra forze politiche eterogenee, al fine di raggiungere l’obiettivo comune di dotare il territorio di servizi sanitari ospedalieri moderni e adeguati alle necessità della comunità delle Valli Etrusche». Ora spetta all’Azienda sanitaria tradurre gli indirizzi in azioni, per garantire servizi adeguati e in sicurezza, con i dovuti investimenti e il reperimento del personale sanitario necessario.

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