Mondo dell’ippica in lutto, è morto Enzo Giordano: proprietario del grande Varenne
Legato a Montecatini, aveva partecipato anche al saluto al pubblico del cavallo ospitato all’ippodromo Sesana
MONTECATINI. L’ippica è in lutto per la scomparsa di Enzo Giordano, 71 anni. Il proprietario di Varenne, la leggenda del trotto, è morto venerdì mattina 2 maggio a Napoli, alle 11. Da un paio di mesi era ricoverato in ospedale per un’infezione alla gola che gli impediva l’alimentazione. Tra i primi a darne la notizia l’amico di sempre, Giampaolo Minnucci, colui che aveva guidato Varenne in quasi tutte le corse della sua carriera.
La scomparsa di Giordano avviene alla vigilia del Gran Premio Lotteria di Agnano, la corsa vinta tre volte dal cavallo più grande della storia. E proprio una sfilata di Varenne, recentemente tornato in Campania, ad Eboli, all’allevamento Lj della famiglia De Angelis, era prevista nel programma dell’ippodromo di Agnano. Una di quelle passerelle che avevano visto anche il Sesana di Montecatini come palcoscenico per un saluto al pubblico da parte di Varenne. Quell’inchino davanti alla bandiera che la Leggenda del trotto aveva compiuto l’ultima volta a Montecatini in una notturna del luglio 2014, alla presenza di Giampaolo Minnucci, di Iina Rastas e dello stesso Enzo Giordano. In quell’occasione molta parte del team di Varenne si era ritrovata a Montecatini per una reunion.
La vita di Enzo Giordano, che aveva un ufficio di cambiavalute nella zona della stazione ferroviaria di Napoli, era cambiata radicalmente nel 1995 quando aveva acquistato Varenne. Se ne era innamorato vedendolo in tv correre al debutto a Bologna. Varenne sbagliò due volte ma Giordano, a differenza di altri possibili acquirenti, ne intravide la stoffa del campione e telefonò a Giampaolo Minnucci chiedendoli di acquistare il cavallo. Mise insieme i 170 milioni di lire necessari all’acquisto, facendo ricorso all’aiuto di parenti e amici, e coronò il suo sogno. Varenne passò di vittoria in vittoria, dal Derby al Gran Premio delle Nazioni battendo la regina americana Moni Maker, fino alle affermazioni a Parigi nel Prix d’Amérique, a New York e Solvalla e al triplo di vittorie nel Lotteria. La carriera internazionale di grande successo di Varenne fu agevolata anche da un’intuizione formidabile di Enzo Giordano che cedette la metà della proprietà a Snai che si era impegnata a realizzare una campagna pubblicitaria e a supportare il team con un grande impiego di risorse, creando uno staff e un budget a disposizione di quella meravigliosa avventura di un campione alla ricerca di sfide nelle grandi corse ippiche di tutto il mondo. Poi la carriera da stallone, prima in Piemonte, poi a Pavia e il recente trasferimento ad Eboli. E per Giordano che gli era sempre accanto, era come un parente stretto.
Nei giorni in cui stava male aveva espresso il desiderio che Varenne sfilasse per l’ultima volta ad Agnano, domenica nel Lotteria. Si attendono ora le decisioni della famiglia. Lascia la moglie Barbara, che lo ha accudito amorevolmente fino all’ultimo, e i figli Daniele e Rebecca.
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