Il cattivo turismo

Decine di segnalazioni negli hotel di Montecatini: «Lavoro irregolare e violazioni»

Una veduta del centro di Montecatini
Una veduta del centro di Montecatini

Già una quarantina da inizio anno le segnalazioni alla Cgil: «Non è detto che tutte diventino vertenze sindacali»

22 maggio 2023
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MONTECATINI. «Nei primi mesi dell’anno, sono già una quarantina le segnalazioni di presunte irregolarità contrattuali che i lavoratori degli hotel cittadini ci hanno fatto pervenire». È Caterina Ballanti, segretaria della Filcams Cgil per Pistoia e Prato, a fotografare la situazione non idilliaca di Montecatini. «Non è detto che tutte le segnalazioni evolvano automaticamente in una vertenza sindacale – prosegue – ma questo dato è sintomatico, dipinge una situazione lavorativa particolarmente complessa».

I motivi che spingono i lavoratori a chiedere la consulenza del sindacato sono essenzialmente economici. Spesso, viene segnalato che al momento della cessazione del contratto, non viene liquidato il trattamento di fine rapporto. In altri casi (frequentissimi) si segnalano ore e ore di lavoro straordinario non riconosciuto e pagato come ore normali oppure mansioni da svolgere che vanno ben al di là di quelle indicate nel contratto.

L’allarme sulla situazione dei lavoratori del turismo in città lo aveva lanciato giorni fa la segretaria della Cisl Toscana nord Alessandra Biagini, affrontando il tema della carenza di personale negli hotel e nei ristoranti: «Mancano i lavoratori perché molti preferiscono lavorare in settori più strutturati. Il settore del turismo sconta ritardi di anni nel rinnovo dei contratti collettivi nazionali».

Inoltre, malgrado il contratto nazionale dei lavoratori del settore non venga rinnovato dall’8 febbraio del 2018, a Montecatini molti albergatori farebbero di tutto per non dovervi fare riferimento. Come ritiene Simone Pialli, segretario di zona per le provincie di Massa, Lucca e Pistoia della Fisascat Cisl: «A Montecatini oltre l’80 per cento degli hotel si avvale, per il personale addetto alle camere, di ditte esterne. Aziende che non applicano quasi mai il contratto nazionale del turismo bensì quello dei multiservizi. Tradotto in retribuzione, mentre un’ora di lavoro per un lavoratore del turismo viene pagata circa 7,5 euro lordi, per un lavoratore dei multiservizi non si va oltre i 5,5».

Per questo, quindi, secondo i sindacati, tanti albergatori montecatinesi avrebbe tolto dal proprio libro paga circa i tre quarti del personale, conservando esclusivamente figure come cuochi e addetti alla portineria.

Malgrado ciò, solo sul tavolo della Cgil, come detto, ci sono già circa 40 segnalazioni, mentre Cisl e Uil si riservano di fornire un dato più puntuale nei prossimi giorni.

A fornire la versione degli albergatori è Fabio Cenni, di Assohotel Confesercenti: «L’esternalizzazione dei servizi di camera non è affatto da demonizzare, in quanto consente all’albergatore di modulare la richiesta di personale nei periodi più opportuni. Questi lavoratori non hanno un rapporto diretto con gli albergatori e quindi su questo non mi pronuncio. Riguardo poi al personale assunto direttamente dagli hotel cittadini, posso affermare tranquillamente che, vista la penuria di personale esistente tuttora, tutti gli albergatori cercano di gratificare economicamente al massimo il proprio personale. In caso contrario, i dipendenti non avrebbero difficoltà a trovare condizioni migliori negli altri alberghi cittadini».
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