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Alla piscina Marchi una caldaia ko: «Gestione grottesca della Provincia»

di Maria Salerno
Alla piscina Marchi una caldaia ko: «Gestione grottesca della Provincia»

L’impianto serve anche le scuole ma non ha gasolio sufficiente

17 febbraio 2023
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PESCIA. La piscina Marchi riapre dopo alcuni giorni di chiusura forzata a causa di un guasto all'impianto di riscaldamento centralizzato che alimenta oltre all’impianto natatorio, anche l’istituto Marchi, Sismondi e Berlinghieri.

Il sindaco Oreste Giurlani nei giorni passati ha adottato un’ordinanza di chiusura degli istituti scolastici, ma la situazione è rientrata velocemente grazie al riavvio di uno dei due impianti, alimentato a gasolio, ma insufficiente per garantire il riscaldamento sia della scuola che della piscina. Non riuscendo a mantenere l'acqua delle vasche a temperatura, il gestore dell'impianto Cogis è stato costretto a chiudere, nonostante sia stato proprio lui ad anticipare la spesa per il pieno alla caldaia a gasolio pari a circa 12 mila euro.

Sulla questione sono intervenuti i consiglieri Giacomo Melosi (Fratelli d’Italia) e Giancarlo Mandara (Voltiamo Pagina). «Il motivo della chiusura ha del grottesco - ha sottolineato Melosi - in seguito al guasto della caldaia a cippato, la Provincia di Pistoia ha provveduto a riattivare l'impianto a gasolio, ma invece delle due caldaie, ne ha azionata solo una, insufficiente per garantire il riscaldamento sia della scuola che della piscina. L'impianto è infatti centralizzato e funziona per entrambe le strutture e di conseguenza, non riuscendo a mantenere l'acqua delle vasche a temperatura, Cogis è stata costretta a chiudere, nonostante l'enorme sforzo profuso, anche economico, per evitarlo. Solo dopo l’attivazione completa, la temperatura dell'acqua è risalita permettendo la riapertura».

Mandara riferisce che risulterebbe addirittura essere stato avviato da parte del Comune di Pescia l’iter per poter procedere all’installazione di una caldaia a metano ad uso esclusivo della piscina, ma da circa un anno non si hanno più notizie al riguardo e i relativi lavori non sono mai stati eseguiti. «È chiaro che certi tipi di intervento dovrebbero gravare sul proprietario dell’impianto - ha evidenziato Mandara - ma la scelta che fu presa alcuni anni fa, con grande senso di responsabilità, di scongiurare la chiusura della piscina con la presa in carico da parte del Comune, dovrebbe a mio avviso essere accompagnata da concrete azioni che possano garantirne l’effettiva fruizione».

Sulla questione lo stesso Mandara ha presentato un'interrogazione nella quale chiede perché non si è dato seguito all’installazione di tale impianto e cosa intende fare l’amministrazione per ovviare a questa spiacevole situazione. Melosi ha infine accusato la Provincia di «gestione inadeguata, che unita ad impianti poco attenzionati e con tecnologia da ammodernare, producono enormi disagi», ma ha ringraziato il gestore per la professionalità con cui opera, ampiamente riconosciuta anche dagli utenti, a dispetto dei disagi patiti. «C'è da ringraziare tanto la Cogis per quello che sta facendo per il nostro impianto – ha concluso il consigliere di FdI- è necessario terminare quanto prima l'impianto a gas di backup esclusivo per la piscina da attivare in caso in caso di necessità, ma adesso mi auguro che già da lunedì prossimo la Provincia sia pronta a far fronte al fabbisogno di gasolio necessario al mantenimento energetico fino a che la caldaia principale non sarà riparata. In caso contrario i nostri consiglieri provinciali sono già pronti ad intervenire».


 

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