Personale, fisco caro e materiali: la triade che ha messo in ginocchio la pizzeria dopo 25 anni
La pizzeria Pamy avrebbe compiuto un quarto di secolo a breve. Il titolare: «Un immenso dispiacere»
MONTECATINI. Fra i vari locali di ristoro culinario presenti nella città delle Terme e aperti dopo il tramonto e fino a tarda ora magari per un veloce trancio, dolce o salato , da consumare sul posto, per una pizzata con gli amici al tavolo oppure per usufruire del celere servizio a domicilio, la pizzeria Pamy ha rappresentato a lungo un vero e proprio punto di riferimento per la gente della Valdinievole e non solo .
Tale ritrovo, spartano e minimalista nell’arredamento quanto familiare, caldo e accogliente , situato in quella parte di Montecatini che va dalla “salita del Bonfanti” ovvero al termine di corso Roma e si immette nella frazione di Margine Coperta, avrebbe compiuto a breve 25 anni di onorata ed apprezzata attività imprenditoriale al servizio dell’affezionata clientela, fidelizzata con tante attenzioni nel corso del tempo.
Il verbo al condizionale è ahimè d’obbligo in quanto i titolari hanno deciso di chiudere i battenti . I malinconici titoli di coda uniti ai saluti e alle spiegazioni arrivano direttamente dal titolare Luca Stizziti: «Con immenso dispiacere – ha detto l’imprenditore – ho dovuto comunicare alla nostra clientela che, dopo lunga e dolorosa riflessione, sono giunti alla triste decisione di non riaprire. La pandemia, i continui aumenti di materiali alimentari ed i costi dei servizi energetici, per non parlare delle sempre più esose richieste fiscali, oltre alla difficoltà di trovare personale duraturo ed i problemi di salute di mio padre , rendono impossibile il proseguo della nostra attività. Ci tengo a ringraziare i dipendenti che in tale lunga e gratificante parentesi hanno fatto parte del nostro staff e tutte quelle persone che ci avevano scelto in passato e in tempi più recenti. Purtroppo, la storia della pizzeria finisce qui».l
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