Il Tirreno

Cassonetti e pulizia delle strade Nausicaa pronta per la scissione

di Giovanna Mezzana
La nuova sede di Nausicaa a Marina di Carrara
La nuova sede di Nausicaa a Marina di Carrara

La società cede il ramo rifiuti al colosso toscano RetiAmbiente

31 agosto 2024
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CARRARA. La notizia di una scissione societaria è di per sé sempre poco “pop” ma invece interesseranno i carraresi gli effetti di una in particolare: dell’operazione a cui sta per essere sottoposta Nausicaa, la società multiservizi del Comune che si occupa dei cimiteri e del verde pubblico, che ha in seno le farmacie comunali, che svolge il servizio di spazzamento e raccolta rifiuti. L’operazione è la seguente: il “comparto” rifiuti, o meglio, il ramo igiene urbana di Nausicaa sarà “tirato via” dalla società, verrà creata una società ad hoc per esso che entrerà in RetiAmbiente spa, cioè il (relativamente) nuovo gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti dell’Ambito territoriale ottimale (Ato) Toscana Costa per le province, dunque, di Lucca, Pisa, Livorno e Massa-Carrara. Semplificando un po’ le cose, insomma, dal 2024 la gestione dei rifiuti – cassonetti, rifiuti ingombranti, pulizia delle strade. .. – sarà molto meno apuana almeno nella governance (nella testa) e decisamente pisana: è Pisa, infatti, la sede di RetiAmbiente spa.

L’identikit del colosso

L’operazione che riguarda Nausicaa discende dalla legge regionale 69 del 2011 che istituisce le autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Così RetiAmbiente è diventato il gestore “in house” del servizio, affidato a essa dalla cosiddetta Autorità di Ambito. Dal 2021 quando è stata costituita, RetiAmbiente serve un milione e mezzo di utenti: da Pontremoli a Rosignano. Già serve 97 Comuni dei cento previsti da servire: dei 100 municipi delle quattro province toscane di cui era stato previsto l’ingresso, ne mancano ancora tre all’appello, tra cui ci sono Carrara e Massa. Il che dovrebbe (anche) far riflettere, ma tant’è. Sulla costa apuana, per esempio, Montignoso è già entrato con la propria Ersu in RetiAmbiente, idem i comuni lunigianesi che sono giunti al gestore unico del ciclo rifiuti con le loro Sol, le cosiddette Società operative locali, che sono “la nave-traghetto” con cui approdare a RetiAmbiente spa.

Cosa accadrà

All’appello mancano dunque la carrarese Nausicaa e la massese Asmiu. Nausicaa deve scindere il ramo rifiuti e conferirlo in RetiAmbiente e, per farlo, deve creare una società ad hoc che custodirà il “comparto” igiene ambientale: sarà una Sol, una Società operativa locale, che si chiamerà – è già previsto – RetiAmbiente Carrara. La gestione dei rifiuti “carraresi” – la governance – muoverà dunque il joistick da Pisa, mentre la forza-lavoro – sono 110 i dipendenti di Nausicaa e per loro cambierà solo il datore di lavoro – resterà locale, quella che è.

Gli effetti

L’ingresso in RetiAmbiente è promettente sul fronte dell’ottimizzazione dei servizi. Parliamo di una società da circa 270 milioni di fatturato annuo ed è in grado, dunque, di assicurare economie di scala. Per esempio: si rompe un camion a Carrara? Si può sopperire con un mezzo che di solito opera a Forte dei Marmi. C’è da fare una gara per il rinnovo del parco mezzi? RetiAmbiente, che ha un certo raggio d’azione oltreché spalle ampie, è riuscita a spuntare prezzi finali con risparmi che si aggirano sul 50 per cento dei costi.

La Tari

Il pensiero del carrarese corre però alla Tari, la Tassa sui rifiuti. Diminuirà con l’ingresso in RetiAmbiente? Sarebbe bello, ma è molto difficile che si realizzi. Se aumenta tutto – dal carburante alle manutenzioni al costo del personale – resta difficile da immaginare una diminuzione della tassa; già molto sarebbe il contenimento del rialzo. Del resto, l’ingresso in RetiAmbiente sa da fare, pena il mettere il servizio a gara, che potrebbe essere vinta da chiunque anche da una società straniera.

Si parlerà pisano

Certo, a livello di governance la capillarità territoriale si perderà: dovrà essere bravo l’assessore Carlo Orlandi – assessore alle società municipalizzate – a puntare i piedi e a creare un’autostrada con Pisa nel caso di problemi e/o disservizi.

In strada

Una volta che RetiAmbiente Carrara sarà entrata nella holding, RetiAmbiente farà una un’analisi dei servizi. Cosa va e cosa non va. Forse il nuovo gestore rivisiterà i servizi, provando anche a ottimizzarli. Chissà, allora, se verranno sostituiti, per esempio, i cassonetti elettronici del centro-città che non piacciono a nessuno e che per certi aspetti sembrano poco funzionali? «Noi confidiamo che il servizio vada bene – dice il presidente di Nausicaa Antonio Valenti – Come previsto dal Piano industriale ci sarà un miglioramento di esso e economie di scala».

L’appuntamento

Il 28 giugno il Cda di Nausicaa ha deliberato il progetto di scissione del ramo rifiuti. Il 5 settembre nella sede di Nausicaa di viale Galilei 133, a Marina, si svolgerà una consultazione pubblica – prevista dalla norma – con cui verrà presentato il progetto di scissione del ramo di igiene urbana. Dopodiché il progetto verrà presentato in sede di commissione consiliare comunale; quindi una delibera darà mandato alla sindaca Serena Arrighi a partecipare all’assemblea di Nausicaa che delibererà la scissione. Poi si attenderanno tempi tecnici – presumibilmente fino alla metà di dicembre – per andare di fronte a un notaio e costituire la new-co, Reti Ambiente Carrara, che farà il suo ingresso in RetiAmbriente.


 

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