Il Tirreno

Rebus ristori

Maltempo a Massa, per ora niente soldi: il rimpallo fra Firenze e Roma

di Ivan Zambelli
Maltempo a Massa, per ora niente soldi: il rimpallo fra Firenze e Roma

Risarcimenti, la Regione aspetta il governo e viceversa

19 novembre 2023
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MASSA-CARRARA. L’estensione dello stato di emergenza nazionale alle province di Massa-Carrara e Lucca stenta ancora ad arrivare, ma a questi punti c’è chi si domanda se non sia il caso che la Regione Toscana si attivi in via autonoma per ristori a famiglie e imprese anche in queste due province. Perché il nodo di tutta la vicenda post 2 novembre riguarda la possibilità, per queste zone, di accedere a fondi messi a disposizione dello Stato. Anche la Regione potrebbe attivarsi, ma compatibilmente con la propria disponibilità finanziaria.

Ciononostante gli aiuti, pur in attesa di risposte da Roma, sono all’ordine del giorno a Firenze, sia con una legge ad hoc per le zone ricomprese nel perimetro dall’emergenza però regionale (quindi anche le due province di costa) ma magari anche con risorse ulteriori previste nel prossimo bilancio regionale. Di certo, comunque, c’è ancora poco. L’estensione a Massa-Carrara e Lucca dello stato di emergenza nazionale, nonostante gli ottimismi diffusi e le richieste trasversali, non si sa quando e se arriverà. Tant’è che in attesa di questa eventualità bisognerebbe studiare possibili piani B.

Di questo parla il deputato Andrea Barabotti (Lega), contattato su eventuali aggiornamenti sull’allargamento dello stato di emergenza. Decisione in questo momento rimessa al ministero ed al dipartimento di Protezione civile, fa sapere Barabotti, attraverso i dati trasmessi dal commissario, ovvero il presidente Eugenio Giani. «Da quando è iniziata l’emergenza stiamo perorando la richiesta di estensione anche alle due province escluse. Ora è necessario questo allargamento, ma la richiesta deve essere sostenuta da dati, perché la valutazione del ministero è esclusivamente tecnica, sulla base dei danni».

Però potrebbe essere anche la Regione, per così dire, a portarsi avanti: «La dichiarazione di emergenza regionale consente di attivarsi in qualche modo. Il grosso del lavoro nelle cinque aree alluvionate lo farà lo Stato, e mi auguro segua l’allargamento anche a Massa-Carrara e Lucca; ma se non dovessero esserci i presupposti tecnici allora sarebbe opportuno che lo sforzo della Regione si concentri di più su queste due province, perché le altre già avrebbero il beneficio dell’emergenza nazionale». Però, precisa Barabotti, si tratta di un’ipotesi, perché ancora si attende la decisione sull’allargamento. Certo è, conclude, «mi sembrerebbe sbagliato escludere le imprese e le famiglie delle due province. Perché se il danno conteggiato magari non sarà paragonabile ad altre situazioni in Toscana, per i singoli si tratta di danni importanti da sostenere. Un’esclusione tecnica lascerebbe l’amaro in bocca. Allora la Regione dovrebbe intervenire come compensazione laddove non interviene lo Stato».

Si scriveva ieri che intanto da Firenze sono stati stanziati 50 milioni di euro per interventi urgenti. Di questi, 6 milioni sono per famiglie, 6 per le imprese, altri 6 per abbattere gli interessi dei prestiti bancari. Tuttavia non sono destinati alle province della costa, ma solo alle zone comprese nell’emergenza nazionale. «Intanto ci sono questi fondi ma poi seguiranno misure regionali che saranno predisposte con una legge ad hoc», rassicura il consigliere regionale Giacomo Bugliani (Pd) e presidente della Prima commissione che si occupa anche di bilancio. «Questa cosa ci è stata detta in commissione giovedì dal presidente Eugenio Giani, e penso che così si riuscirà a dare risposte anche a Massa-Carrara. La provincia è ricompresa nell’emergenza regionale, e a quel punto i danni che ci sono stati potrebbero essere in qualche modo coperti. Tra circa un mese poi -aggiunge- arriverà il bilancio, dove magari potrebbero essere stanziate risorse ulteriori». Per il resto, «la richiesta al Governo Giani l’ha avanzata. Già in consiglio regionale il presidente disse che l’estensione potrebbe esserci, ma in un secondo momento. 

Ad oggi siamo ancora esclusi, per via di alcuni presupposti tecnici, come la conta dei danni o l’entità dei ristori necessari». Restando a Firenze, è anche il consigliere Massimiliano Baldini (Lega) ad intervenire, dicendo che la Regione ha tutti gli strumenti e le risorse per far subito fronte ai danni per famiglie ed imprese. Anche lui nella Prima commissione, dove ha avuto modo di dire al presidente Giani che sulle procedure previste per i risarcimenti «regna la confusione totale», e che «non è il momento di fare gli scaricabarile». Perché avendo attivato lo stato di emergenza regionale lo scorso 2 novembre, spiega Baldini, «è prevista la possibilità di attingere dal bilancio per far fronte ai danni subiti». Anzi, aggiunge Baldini, «la Regione ha altresì il potere di procedere ad una stima dei danni a prescindere dall'ordinanza del Governo. Quindi in attesa che lo stato di emergenza nazionale sia allargato anche a Lucca e Massa-Carrara si può e si deve utilizzare il proprio bilancio», conclude Baldini dicendo che «siamo in ritardo».

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