C’è un gesso del Canova da restaurare in Accademia a Carrara, e il Comune di Massa dona 1500 euro
L'amministrazione massese contribuisce al lavoro conservato nell'istituto di Belle Arti
Massa. Il colossale calco in gesso del “Napoleone come Marte pacificatore”, opera del Canova, conservato nell’Accademia di Belle Arti di Carrara, verrà restaurato anche con il contributo del Comune di Massa.
L’arte avvicina il capoluogo di provincia alla città del marmo ed insieme, con l’associazione francese “Le Souvenir Napoleonien” restituiranno al mondo intero uno dei cinque calchi originali della meravigliosa opera del Canova.
Tutto iniziò quando l'imperatore dei francesi in persona chiamò a Parigi nel 1802 il celebre artista trevigiano, commissionandogli una statua imponente, a figura intera, che lo immortalasse. Canova accettò l’incarico e, tornato in Italia, da un blocco di marmo di Carrara scolpì la statua, che terminò nel 1811. A Parigi, Napoleone nel vederla storse il naso: Canova scelse di raffigurare Bonaparte secondo un'idea di bellezza ideale, come un colossale Marte vincitore, seguendo i costumi dell'antica Grecia, e Napoleone appare nudo, in piedi, con il braccio sinistro sollevato per sorreggere l'asta, e quello destro proteso a reggere un globo dorato. La Francia di inizio Ottocento, però, era molto più incline alla raffigurazione in abiti contemporanei e alla fedeltà storica che non all'idealizzazione all'antica e Napoleone rimase insoddisfatto. Con la caduta dell'imperatore la statua marmorea finì in mano agli Inglesi, ed è oggi visibile alla Apsley House di Londra.
I cinque calchi in gesso furono realizzati quando al Canova venne chiesta una riproduzione del “Napoleone come Marte” in bronzo. Con l'aiuto di Vincenzo Malpieri, l'artista predispose 5 statue in gesso: una copia sarebbe andata al fonditore, una a Napoli, una all'Accademia di Francia, una giunse a Milano all'interno di Brera e la quinta appartiene oggi all’Accademia di Belle Arti di Carrara.
«Il calco ha bisogno di un restauro– spiega il direttore dell’Accademia Luciano Massari– Ci sono delle parti mancanti che ricostruiremo qui in Accademia grazie allo scanner sul calco di Brera. Saranno due nostri professori restauratori ad occuparsene e di questo siamo entusiasti».
Il restauro avrà un costo di circa 50mila euro: una parte del denaro arriva dai francesi, un’altra dagli “Amici dell’Accademia”, molte anche le donazioni dei privati. Il Comune di Mass ha voluto fare la sua parte: 1500 euro il suo contributo al restauro del gesso del Canova, che si prepara a mirabili giorni, in grande spolvero.
Uscito restaurato dall’Accademia di Carrara verrà esposto a Milano, e poi partirà per la Francia, in tempo per celebrare il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte. Potrebbe essere esposto dove si trova la tomba dell’imperatore, oppure al Louvre. Per il ritorno in Accademia Massari sta invece pensando ad un grande evento, come quelli a cui da anni ha abituato il pubblico. —