Fenice, 143 abbonati pronti alla disdetta: “No a Beatrice Venezi direttrice musicale”
Abbonati storici, accademici e musicisti uniti contro la nomina della direttrice toscana
La lettera di protesta non è rimasta un semplice avvertimento: adesso ha un lungo elenco di nomi e cognomi. Sono 143 le firme apposte al documento circolato nei giorni scorsi tra i più affezionati abbonati della Fenice, in cui si annunciava la disdetta dell’abbonamento nel caso in cui fosse stata confermata la nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale dell’ente lirico.
Tra i firmatari compaiono figure di spicco del mondo accademico e culturale veneziano: il saggista e cartografo Piero Falchetta, l’ellenista Pietro Cingano, l’economista Carlo Giupponi e l’architetto Domenico Luciani, già direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche.
Una presa di posizione netta, che segna una frattura tra il pubblico storico del teatro e la sua dirigenza. Gli abbonati, in sintonia con quanto già espresso dai professori e dalle professoresse dell’orchestra, chiedono la revoca della nomina di Venezi, ritenuta “non all’altezza del ruolo” e calata dall’alto senza il necessario confronto.
Sabato, la Rsu della Fenice ha diffuso una nota dopo le dichiarazioni del sindaco Luigi Brugnaro, riportate dal Corriere del Veneto, che aveva difeso il sovrintendente Nicola Colabianchi. Le maestranze accusano quest’ultimo di aver annunciato l’incarico a sorpresa, nonostante avesse promesso un percorso condiviso e una decisione più avanti nel tempo.
Mercoledì, il sindaco Brugnaro incontrerà Rsu e direzione per tentare una mediazione e ricucire lo strappo che ormai coinvolge non solo i lavoratori del teatro, ma anche parte del suo pubblico più fedele.