Lucca, trovato senza vita nel maglificio: il 66enne morto per un malore improvviso mentre lavorava
Dall'esame sul corpo di Mauro Tognarelli non sono emerse lesioni interne o ferite esterne. L'uomo era in pensione ma da pochi giorni era tornato a lavorare nell’azienda in cui aveva prestato servizio per 30 anni
LUCCA. Nessuna lesione interna e nessuna ferita esterna di arma da taglio o da fuoco è stata riscontrata dall’anatomopatologo dell’istituto di medicina legale di Pisa incaricato dal magistrato di turno di effettuare il riscontro diagnostico su Mauro Tognarelli, 66 anni, di Santa Maria a Monte, trovato senza vita sabato mattina all’interno del maglificio Del Carlo in via di Tiglio a San Filippo. Il sostituto procuratore Antonio Mariotti attende stamani di ricevere gli atti – che saranno trasmessi dalla squadra Volante della polizia e dagli ispettori Asl del servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro – per mettere la parola fine alla tragedia e restituire la salma ai familiari per fissare i funerali.
Malore improvviso
A stroncare Mauro Tognarelli è stato con ogni probabilità un malore improvviso, presumibilmente un infarto, avvenuto tra la mezzanotte e l’una di sabato quando il pensionato – che da tre giorni era tornato a lavorare per l’azienda in cui aveva prestato la propria opera per circa 30 anni – si trovava da solo nel capannone dell’azienda intento a controllare i macchinari nuovi di zecca e che lui conosceva come le sue tasche. Tognarelli, che era addetto al servizio notturno, si muoveva in un ambiente areato con porte e finestre aperte e il collasso fatale non può essere stata opera del caldo torrido e delle alte temperature che in questi giorni sta causando diffusi problemi di salute a giovani e anziani in tutta la Provincia. L’ultimo a vederlo in vita è stato Fabrizio Del Carlo, titolare del maglificio, lo stesso che, la mattina di sabato, lo ha soccorso dopo aver notato dal computer di casa (quindi da remoto) che uno dei macchinari era fermo. Purtroppo per Tognarelli non c’era più niente da fare.
Gli accertamenti
Erano le 10,20 di sabato 5 luglio quando nella maglieria di San Filippo è giunta l’automedica avvertita dalla centrale operativa del 118 e il medico non ha potuto far altro che certificare il decesso. Sul posto è giunta la polizia che ha avvertito il magistrato ascoltando come persona informata dei fatti il titolare dell’azienda. Ma sin dall’inizio l’ipotesi del malore era apparsa subito chiara.