Il Tirreno

Livorno

Lo scontro istituzionale

Livorno, il sindaco Salvetti contro il prefetto: «L'assenza dei vigili di notte non è il problema»

di Stefano Taglione
Il sindaco Luca Salvetti (a sinistra) con il prefetto Giancarlo Dionisi
Il sindaco Luca Salvetti (a sinistra) con il prefetto Giancarlo Dionisi

Giancarlo Dionisi - dopo la riunione con le forze dell'ordine per dare risposte ai cittadini a seguito dei numerosi raid, comunque dalla prefettura ritenuti in calo di un terzo su base annuale - aveva chiesto al primo cittadino il turno notturno della municipale anche in inverno e un rafforzamento delle telecamere. La replica: «Di notte pochi incidenti, l'assenza degli agenti locali non si ripercuote sul lavoro di polizia di Stato e carabinieri»

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LIVORNO. «Negli ultimi cinque anni, soltanto nella fascia oraria che va dalle 2 alle 6 del mattino, la polizia locale ha rilevato 12 incidenti nel 2021, 15 nel 2022, 13 nel 2023, 13 nel 2024, 10 nel 2025. In pratica una media di 13 sinistri nel periodo di interesse (da metà giugno a metà settembre) che, spalmati su 93 giorni, porta la media a circa un incidente alla settimana. E parliamo dell’estate, figuriamoci l’inverno. Prendendo poi come riferimento il 2013, l’ultimo anno in cui è stato svolto il servizio dalle 2 alle 8 nel periodo invernale, sono stati rilevati 27 incidenti: uno ogni dieci giorni circa. Quindi, in sintesi, di notte riguardo alla rilevazione di incidenti il carico di lavoro è minimo sia per la polizia locale se impiegassimo una pattuglia dalle 2 alle 8, che soprattutto per le altre forze dell’ordine. Insomma, che rilevare un incidente ogni dieci giorni complichi il contrasto ai furti mi sembra francamente difficile da sostenere».

Il sindaco Luca Salvetti risponde con i numeri al prefetto Giancarlo Dionisi, che dopo aver riunito i rappresentanti di polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza per definire le nuove strategie per prevenire i raid dei ladri nelle case aveva chiesto più telecamere in alcuni quartieri (come Montenero, Ardenza e Antignano, dove la situazione sarebbe ritenuta più critica) e l’impiego della polizia municipale di notte. I vigili , infatti, terminano il proprio servizio operativo alle 2, per rientrare alle 8. Tranne da maggio a settembre, dove le pattuglie tornano a circolare pure in quell’arco orario. «Siamo veramente al paradosso. E lo faccio capire – prosegue Salvetti, che negli ultimi giorni è entrato in rotta di collisione con Dionisi anche sulla questione della rimozione della baracchine di piazza Garibaldi – proponendo questi numeri. Rischio di non capire: la società livornese e i cittadini segnalano che è tornato un problema di furti negli appartamenti e nei negozi e la risposta dello Stato è che ci sono alcuni quartieri che non hanno telecamere o che la polizia locale per i mesi invernali non fa un turno notturno per rilevare gli incidenti. C’è qualcosa che non torna».

«Quando anni fa – rimarca il primo cittadino – ero io che dicevo che si doveva lavorare sulla percezione della sicurezza, la destra livornese prendeva queste affermazioni e ci costruiva una campagna di prese in giro. Voglio capire cosa farà adesso la destra quando ascolta e legge il prefetto che dice che non c’è un’emergenza furti perché i numeri dicono che questi reati sono in calo e che di conseguenza si tratta di una percezione sbagliata del rischio».

Secondo i numeri diffusi dalle forze dell’ordine durante l’incontro di due giorni fa al Palazzo del Governo, infatti, i colpi nelle abitazioni e nei negozi nel 2024 erano stati 434, mentre dall’inizio dell’anno ad oggi 298. Una flessione, insomma, per quasi un terzo. Il sindaco si sofferma poi sulla situazione delle telecamere: attualmente in città ce ne sono 252 e altre 84 saranno installate nel prossimo futuro, sopratutto in via Buontalenti, piazza Cavallotti, La Guglia e via Firenze. «Si fa riferimento alle telecamere come problematica, e per fortuna lo stesso Tirreno dimostra con i numeri il fatto che la città di Livorno grazie alle scelte delle amministrazioni che si sono succedute è tra le città medie quella più strutturata sia per il numero di dispositivi sia per la centrale operativa sia per il protocollo fatto ormai quattro anni fa – conclude Salvetti – che è stato il primo in Italia che mette a disposizione di tutte le forze dell’ordine la visione e l’utilizzo delle immagini del sistema comunale. Insomma, Livorno è all’avanguardia da questo punto di vista ed è disponibile a nuove integrazioni, naturalmente utilizzando fondi e disponibilità finanziarie che il Governo deve proporci».

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