Il Tirreno

Livorno

Il tema

Porto di Livorno, l’AdSP: «Solidarietà a Gaza, ma va garantita l’operatività dello scalo»

di Iacopo Simoncini

	Palazzo Rosciano, sede dell'Autorità di sistema portuale (foto d'archivio)
Palazzo Rosciano, sede dell'Autorità di sistema portuale (foto d'archivio)

Dal tavolo di confronto a Palazzo Rosciano emerge la linea: «Il porto rimane accessibile a tutte le navi, salvo carichi di armi verso Paesi belligeranti»

2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha convocato mercoledì 1 ottobre a Palazzo Rosciano un tavolo di confronto sulla situazione di Gaza e sulle manifestazioni che hanno interessato la città e il porto di Livorno (qui la diretta sulla giornata del 3 ottobre in Toscana). L’incontro, aperto dal commissario straordinario Davide Gariglio, ha coinvolto i membri dell’Organismo di Partenariato e le istituzioni del territorio, tra cui il prefetto Giancarlo Dionisi, il questore Giuseppina Stellino, il sindaco Luca Salvetti e il comandante della Capitaneria di Porto Giovanni Canu.

In una nota diffusa al termine della riunione, l’AdSP ha sottolineato che, «in un momento così drammatico per la situazione di Gaza, il cluster portuale ha ritenuto condivisibile lo spirito che ha animato le proteste nella città e nel porto labronico». Allo stesso tempo, però, è stata stigmatizzata «l’occupazione del 22 settembre al Molo Italia, che ha impedito l’attracco della nave militare SNC Severn ed esposto i cittadini a rischi gravi per l’incolumità personale, oltre a conseguenze penali, in quanto le aree portuali sono assoggettate a normative speciali e ad alta intensità operativa».

La posizione dell’Autorità e dei partecipanti al tavolo è stata netta: «È necessario salvaguardare l’ambito portuale, uno spazio economico che non può essere violato e di cui non può essere compromessa l’operatività».

Per questo motivo, si legge ancora, «la protesta va incanalata verso soluzioni che non pregiudichino il sistema portuale nel suo insieme». In particolare, rispetto al blocco delle navi Zim, è stato osservato che tale iniziativa «rischia di danneggiare l’immagine del porto, rendendolo poco affidabile».

Infine, i componenti dell’Organismo di Partenariato hanno condiviso «l’intendimento che lo scalo portuale rimanga d’ora in poi accessibile da parte di tutte le navi, con l’unica eccezione per eventuali casistiche di carichi di armi verso Paesi belligeranti», in linea con un orientamento che si sta delineando a livello sindacale nazionale.

Primo piano
Proteste per Gaza

Pisa, un corteo di mille studenti per la Palestina sfila per la città

di Lorenzo Carducci