False assicurazioni auto, paga sul web ma è una truffa: la brutta scoperta dopo la multa a Livorno
Un 75enne fermato dalla polizia municipale e multato, il racconto: «Questo inganno mi è costato più di 1.000 euro, qualcuno ha rubato il logo della vera compagnia online»
LIVORNO. «Sono stato truffato». Ha sperato fino all’ultimo che si trattasse di un errore, ma alla fine si è realizzato il peggiore dei suoi incubi: quella polizza assicurativa che lui aveva stipulato (e pagato) in realtà non esisteva. Qualcuno (al momento senza volto e nome) si sarebbe quindi spacciato per una nota compagnia assicurativa online, rubando il logo. «Mi sono rivolto alla polizia postale per sporgere denuncia – spiega Mauro Gamba, il 75enne che nei giorni scorsi aveva raccontato al Tirreno la sua storia – e gli agenti che mi hanno ascoltato non hanno impiegato molto tempo per capire che in realtà quello che io credevo essere il certificato dell’assicurazione in realtà era soltanto carta straccia. Sono amareggiato».
I fatti
Tutto è iniziato il 29 agosto scorso, intorno alle 14,30, quando Gamba stava percorrendo viale Italia. Il pensionato, ex tecnico radiologo dell’ospedale di Livorno, stava viaggiando a bordo della sua Renault Megane quando ha visto dietro di sé un’auto della polizia municipale. «Stavo rispettando i limiti di velocità, ma, dallo specchietto retrovisore, ho visto che la pattuglia ha iniziato a “sfanalare” – aveva raccontato Gamba – . Così mi sono subito fermato. “Scusi, ho fatto qualcosa?”, ho chiesto d’istinto all’agente che si è avvicinato al finestrino. “È un controllo, la sua macchina risulta senza assicurazione”».
Le sanzioni
Gamba allora spiega ai vigili che non è possibile perché lui l’assicurazione l’ha pagata. «È solo che sono andato nel panico: non riuscivo proprio a trovare il certificato. Ho trovato a malapena il libretto di circolazione, ma non il certificato – aveva detto al Tirreno – . Alla fine la Municipale mi ha comminato una sanzione di 866 euro, che può essere ridotta a 606 euro se pagata entro cinque giorni più il sequestro del mezzo». Così il pensionato ha deciso di pagare l’importo ridotto, ma nel frattempo ha iniziato anche a fare delle verifiche per capire in cosa consistesse il cortocircuito. «Non è stato difficile capire che ero stato truffato e che il certificato che mi è stato inviato, in realtà, era falso – sottolinea il pensionato – . L’aspetto peggiore è che chi mi ha ingannato ha scelto il nome di una nota compagnia assicurativa online, che ovviamente non ha alcuna responsabilità. Siamo entrambi vittime di questa brutta storia».
L’amarezza
Mauro Gamba dice di essere dispiaciuto e arrabbiato anche perché, a ora, questa truffa gli è costata caro. «Pensavo di avere uno sconto rispetto alla polizza precedente – racconta – . Ho cercato su internet, ho selezionato il preventivo che mi sembrava più favorevole. Ho poi ricevuto dei messaggi sul telefono cellulare, non ho mai parlato con una persona fisica. Alla fine ho pagato 472 euro, credendo di essere in regola. Poi il 29 agosto la brutta sorpresa a seguito del controllo della Municipale. «Ho già speso 472 euro più 606 euro di multa per la mancata assicurazione, circa 50 euro per il carro attrezzi – conclude Gamba – . Senza considerare che adesso dovrò “davvero” assicurare la mia auto. Insomma, in poco tempo si sono volatilizzati oltre 1.000 euro. A questo punto spero solo che i responsabili della truffa siano individuati. A tutti dico: fate sempre attenzione e siate diffidenti».