Livorno, ladro assalta la pasticceria Gonnelli e ruba tutti i soldi in 20 secondi
Ha forzato l'ingresso con un piede di porco, poi la fuga mentre suonava l'allarme e scattava il "nebbiogeno". Il titolare: «Ingaggio i vigilantes»
LIVORNO. Ha forzato l’ingresso del bar con un piede di porco, poi in 20 secondi ha rubato il fondo cassa. È un bottino che oscilla fra i 200 e i 300 euro quello racimolato dal ladro che, poco dopo le 5 di mattina di Ferragosto, ha assaltato la pasticceria Gonnelli di piazza Grande. Ha agito da solo, sotto gli “occhi” delle telecamere interne, mentre scattava il “nebbiogeno”, il sistema antifurto che ha rapidamente reso i locali invisibili e l’aria irrespirabile. Ma non è bastato, perché è riuscito a fuggire. «Sto pensando di impiegare i vigilantes», spiega il titolare dell’attività commerciale, Simone Gonnelli. Ma andiamo con ordine.
Il raid
È il primo colpo da quando ha aperto quello che si registra nel locale di Gonnelli, che purtroppo già in passato ne ha subiti parecchi negli altri suoi bar, come a Calafuria, ma nel 2019 anche al “Corner Bistro” di piazza Giovine Italia. Quasi sei anni fa, in particolare, i malviventi nella storica location famosa per gli aperitivi sul mare gli provocarono diecimila euro di danni, rubando le stecche di sigarette dalla tabaccheria accanto alla sua discoteca. Mentre pochi mesi dopo, sempre nel locale sulla strada litoranea a sud della città, il bottino fu di quattromila euro fra soldi e tabacchi. Una tassa, purtroppo, quella che l’imprenditore sta pagando nel corso degli anni, come in realtà molti altri suoi colleghi, dato che anche negli ultimi giorni in città si sono verificati parecchi colpi fra riusciti e tentati: solo per citarne alcuni quello alla giostra “La codina” su viale Italia, di Dario La Terza, dove sono stati assaltati i distributori automatici delle palline, un altro alla gelateria Caprilli di Riccardo Menicucci, per fortuna non andato a buon fine, mentre i ladri hanno tentato di colpire pure “Calzature Luisa”, il negozio di abbigliamento in via del Cardinale, vicino a “Siamo fritti”, un altro locale preso di mira negli scorsi mesi. Immediata la chiamata al 112 subito dopo il raid, con un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, diretto dal commissario capo Gabriele Nasca, subito sul posto per il sopralluogo. Le immagini dell’impianto di videosorveglianza della pasticceria Gonnelli, per fortuna, hanno ripreso tutto: si vede un uomo, di carnagione scura, entrare e rovistare nel registratore di cassa dietro al bancone, per poi fuggire con i soldi. Fra i 200 e i 300 euro appunto. «Potrebbe essere un nordafricano, almeno così hanno ipotizzato», spiega l’imprenditore. Per identificarlo sono già al lavoro gli agenti della Squadra mobile della questura, diretti dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli. L’obiettivo è riuscire a dargli un nome, dato che il volto, immortalato dalle telecamere già a disposizione degli inquirenti della sezione di via Fiume, già c’è.
«Metto i vigilantes»
Gonnelli, dopo il fatto, ha deciso di correre ai ripari. Di impiegare dei vigilantes, anche se non durante la chiusura quando è avvenuto il furto, ma durante l’orario di apertura. «Lo ha fatto anche l’attività accanto, Kfc, fino alle 2 di notte – spiega – lo farò anch’io. Penso che, da questo punto di vista, possa aiutare a livello di sicurezza. Devo dire che però la situazione mi sembra migliorata, abbiamo affrontato questa tematica anche in un incontro con l’assessora Giovanna Cepparello, dove avevamo parlato soprattutto di rifiuti, e per quanto riguarda la sicurezza, lo ripeto, qui in centro la situazione mi sembra migliore rispetto a prima. Le volanti della polizia di Stato, peraltro, sono arrivate subito».
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