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Il caso

Alimenti sequestrati alla Baracchina Rossa, parla la titolare: «Pagheremo subito la sanzione». E spiega com’è nato l’errore


	La Baracchina Rossa
La Baracchina Rossa

Livorno, Xia Qianqian: «È stato giusto prendersi la multa, l’ho detto anche ai carabinieri»

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LIVORNO. «Abbiamo sbagliato. E pagheremo la sanzione non appena ci arriverà. Ma è stato un caso isolato, abbiamo sempre fatto tutto in regola. E infatti siamo aperti». Xia Qianqian, titolare della Baracchina Rossa, fa pubblicamente mea culpa raccontando l’ispezione dei carabinieri avvenuta giovedì scorso che ha portato al sequestro di una importante quantità di alimenti a causa della mancata tracciabilità dei prodotti, trovati senza le etichette che riportano scadenze e provenienza dei cibo.

L’imprenditrice – che ha rilevato lo storico bar poco più di un anno fa – sottolinea che tutto il resto dei controlli non ha riscontrato alcuna irregolarità: «I militari dei Nas sono arrivati insieme ai carabinieri in divisa. Hanno chiesto per prima cosa i documenti dei lavoratori. Noi abbiamo una ventina di dipendenti che ruotano in estate, e anzi stiamo cercando ancora camerieri, perché il lavoro è tanto. In quel momento ce n’erano sette di turno. Tutti in regola, tutti assicurati».

Poi l’ispezione è passata alla parte igienica. «Siamo clienti di Anticimex, una delle aziende leader a livello globale nel settore della disinfestazione e sanificazione – racconta Qianqian -. E infatti anche da quel punto di vista non ci sono stati problemi. Talvolta vedo sui social foto di topi e bisce nei pratini del lungomare, ma sia all’interno che all’esterno del locale non sono stati riscontrati problemi. Qualcuno si lamenta dei bidoni della spazzatura, noi tutti i giorni li portiamo in strada per lo svuotamento, poi li rimettiamo al loro posto. Sono tanti, è vero, e paghiamo anche tanto, 13mila euro l’anno di Tari».

L’irregolarità è sorta nel momento in cui i carabinieri hanno controllato gli alimenti: «Hanno trovato delle buste di surgelati aperte senza le etichette e ci hanno multato sequestrando i prodotti. Da quanto ci è stato comunicato erano 27 chili».

Come mai? La titolare della Baracchina spiega: «Quegli alimenti ci erano stati consegnati il mercoledì. Di solito quando arriva il fornitore togliamo le busta dal cartone, tagliamo l’etichetta con la provenienza, la scadenza e i dati della tracciabilità e la lasciamo dentro la busta che mettiamo nel congelatore. Stavolta la ragazza addetta non ha seguito la procedura e non ha inserito le etichette nella busta. È stato un errore, è arrivato il controllo ed è stato giusto prendersi la multa, l’ho detto anche ai carabinieri. Mi dispiace, ma ci tengo a spiegare alla nostra clientela che abbiamo sempre fatto tutto in regola. Le forniture arrivano una volta a settimana, è sempre tutto fresco».


 

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