Energia
Livorno, permessi antincendio facili. Lucarini: «Sono tranquillo, da me mai nessun acquisto»
Il titolare del "Blucamp Natural Village" di Campiglia si difende dalle accuse della procura: «Non c’è motivo di preoccuparsi, non ho fatto niente di illecito»
LIVORNO. «Non c’è motivo di preoccuparsi perché da parte mia non ci sono stati acquisti. Sono assolutamente tranquillo, perché non ritengo di aver fatto niente di illecito».
A parlare, contattato dal Tirreno, è l’imprenditore (nativo di Vernio e residente a Prato) Luciano Lucarini, 79 anni e legale rappresentante del “Blucamp Natural Village” di Campiglia, una struttura ricettiva molto frequentata anche dai cittadini stranieri. L’albergatore è indagato per concorso in corruzione nell’ambito di questo filone dell’inchiesta della polizia di Stato che, lo scorso 3 giugno, ha portato all’arresto del funzionario dei vigili del fuoco Giuseppe Mazzotta, in carcere con le accuse di corruzione, concussione, istigazione alla corruzione e riciclaggio in regime di custodia cautelare per il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.
Lucarini compare solo per un’ipotesi di reato, relativamente alla presunta vicenda della sua struttura ricettiva, anche se – come anticipato – lui si reputa totalmente estraneo ai fatti contestati dalla pubblico ministero Antonella Tenerani, la titolare del fascicolo. Per lui, come per la maggior parte degli indagati, non è mai stata richiesta alcuna misura cautelare.
Le indagini, delegate alla Squadra mobile, hanno visto anche la partecipazione dei militari della guardia di finanza sia nelle perquisizioni che, soprattutto, in una disamina dei conti correnti bancari, nonché la collaborazione delle Squadre mobili di Genova, Pisa, Grosseto e Prato, oltre che degli agenti dei commissariati di Cecina, Rosignano, Piombino e Portoferraio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA