Livorno, in azione la banda dei formaggi: assaltati due supermercati Coop
I colpi alle 23 nel negozio di via Settembrini e alle 2 di notte dentro il Parco Levante. Oltre ai latticini spariti pure liquori e carne. Nei punti vendita forzate e distrutte porte
LIVORNO. Formaggi, carne e liquori rubati nella stessa notte da ben due supermercati della solita catena. Notte di furti quella fra il 9 e il 10 giugno fra il quartiere popolare della Rosa e la zona commerciale del Levante, dove una banda di ladri - si presume possa essere la medesima per entrambi i punti vendita - ha assaltato due Coop: alle 23 quella di via Settembrini, il primo negozio in assoluto sotto l’insegna della cooperativa di Vignale Riotorto, e attorno alle 2 il grande magazzino del Parco Levante, uno degli ultimi costruiti. In ambedue le circostanze il personale di sicurezza, dopo che è suonato l’allarme, come confermano dalla società ha trovato le porte forzate o sfondate. Dato che a quell’ora i punti vendita erano chiusi nessuno è rimasto ferito. Ieri mattina, le aperture, sono state regolari.
Il primo raid
Il primo allarme è suonato attorno alle 23 alla Rosa, dove sono intervenuti i carabinieri con una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile del comando provinciale, guidato dal tenente Gianraffaele Di Risi. I malviventi, forzando un ingresso secondario da via Vincenzo Cuoco, si sono introdotti nel supermercato portando via vario cibo che la cooperativa deve ancora quantificare. Carne, alcolici e formaggi per lo più, con la successiva fuga su un’utilitaria parcheggiata all’esterno. Oltre all’allarme scattato immediatamente i residenti, vedendo i ladri scappare, hanno immediatamente chiamato il 112, che attraverso la sala operativa dell’Arma di viale Fabbricotti ha inviato sul posto i militari. Scattate subito le ricerche, senza esito almeno nell’immediatezza dei fatti visto che si erano tutti già allontanati.
Il secondo furto
Il secondo raid tre ore più tardi, attorno alle 2. Preso di mira in questo caso il ben più grande centro commerciale del Levante, a sud della città. Anche in questo caso i malviventi - due sarebbero stati ripresi dalle telecamere del circuito interno di videosorveglianza - sono arrivati su una macchina e poi, dopo aver sfondato un ingresso secondario, sono penetrati all’interno del supermercato avventandosi sempre su carne, formaggi e liquori. L’inventario, come conferma Unicoop Tirreno, è ancora da ultimare e il personale è sempre al lavoro per stabilire con precisione cosa sia stato portato via per poi denunciare tutto alle forze dell’ordine. Al Parco Levante, per il sopralluogo post-furto, sono intervenuti gli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretto dal commissario capo Gabriele Nasca, subito raggiunti dai colleghi della polizia scientifica di viale Boccaccio alla ricerca di impronte digitali utili alle indagini. Dell’inchiesta si occuperanno ora i colleghi della Squadra mobile di via Fiume, coordinati dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli, con l’obiettivo di dare un volto e un nome ai malviventi e, con la collaborazione dei carabinieri, gli agenti cercheranno di appurare se si tratti veramente della stessa banda. Ladri che, con ogni probabilità anche per il poco tempo a disposizione complice l’attivazione dell’allarme, dai supermercati non hanno comunque portato via soldi.
Gli accertamenti
L’analogia dei prodotti rubati dagli scaffali induce gli inquirenti a prediligere la pista della solita banda. Una banda comunque apparentemente non strutturata e non particolarmente specializzata, dato che il loro unico obiettivo è stato quello di rubare cibo per diverse centinaia di euro. Non soldi, insomma, né forzare le casseforti il loro fine.
I precedenti
Meno di un mese fa, in appena una settimana, erano state registrate ben tre intrusioni notturni alla Conad di via Karl Marx, a Stagno. Alcolici e cibo il bottino racimolato dai malviventi. «Credo che siano persone sbandate, tossici, che rubano per racimolare i soldi per continuare a drogarsi. Sono stati sicuramente gli stessi in tutti e tre gli episodi», era stata l’ipotesi del titolare dei punti vendita, l’imprenditore Stefano Signorini. A questo punto, alla luce dei nuovi raid avvenuti nelle Coop, non è da escludersi che i responsabili possano essere gli stessi del punto vendita della frazione del comune di Collesalvetti.