«Prende antidepressivi, non regge». Il sindaco smentisce sui social: «Falso, attacco vigliacco»
Borgo a Mozzano, il primo cittadino interviene dopo le voci che si sono diffuse in paese: «Non ci sarebbe niente di male, può accadere a tutti di doverli prendere, ma contesto il tentativo di far passare chi ha un ruolo come debole e inaffidabile»
BORGO A MOZZANO. Prima che il venticello della calunnia diventasse tempesta ha preferito fermare quelle voci di paese non tanto sibilline. Frasi sussurrate al banco del bar o alla posta per fare conversazione. «Hai saputo? Il sindaco non regge la pressione, deve prendere gli antidepressivi per andare avanti» è la “notizia” che qualcuno si è sentito di diffondere nella piccola realtà di Borgo a Mozzano, comune della Media Valle lucchese di 6mila 700 anime. Un chiacchiericcio che, per dirla alla De André, «come una freccia dall’arco scocca vola veloce di bocca in bocca».
Lui, il primo cittadino, Patrizio Andreuccetti, 41 anni, al terzo mandato alla guida dell’amministrazione (nel 2024 riconfermato con oltre il 60 per cento dei voti), segretario territoriale del Pd, appena è diventato il destinatario occasionale dei fatti propri divulgati nel segno della maldicenza, ha voluto mettere un freno per poi fare chiarezza.
Primo, ha inteso smentire l’uso di farmaci per tenere sotto controllo una depressione che non lo riguarda. Secondo, è stato “costretto” a un outing sanitario elencando medicine e patologie. Un certificato pubblico attraverso la pagina Facebook del suo profilo istituzionale.
«Mi sono arrivate voci per me inqualificabili – spiega al Tirreno – . Ho deciso, quindi, di fare chiarezza prima che la cosa degenerasse. Se sono arrivate a me vuol dire che girano parecchio. Possiamo parlare di un attacco vigliacco».
Alla domanda se il fronte da cui è partita la freccia avvelenata sulla sua salute è quello degli avversari politici, il sindaco risponde: «Su questo non mi esprimo, ho detto chiaramente che non arriva dai consiglieri di opposizione». E aggiunge: «È circolato un ragionamento e ho voluto puntualizzare. Non ci sarebbe niente di male se uno prendesse gli antidepressivi. Può accadere a tutti. Quello che contesto è il tentativo di insinuare l’idea che chi ha un ruolo non sia in grado di svolgerlo perché è debole e inaffidabile».
Nel suo lungo post Andreuccetti si rivolge agli autori della voce sulle sue sedicenti carenze di salute.
«Pensavo che certi personaggi con le loro bassezza avessero toccato il fondo con i deliri delle campagne elettorali, invece scopro in questi giorni che si sta scavando» premette. E poi aggiunge il suo status sanitario: «Non pensavo che sarei dovuto arrivare a questo punto, ma davanti al vocio del bar o dei vicoli, ho sempre pensato che sia meglio la risposta chiara e ufficiale. Come milioni di persone in Italia, soffro di problemi alla tiroide. Da quando ho 22 anni (quindi un bel po’di tempo prima che fossi sindaco), prendo Eutirox tutte le mattine e mi segue la mitologica dottoressa Lia Giusti. Negli ultimi anni, poi, mi è stata diagnosticata una “sospetta fibromialgia”, tanto che sono iscritto anche a vari gruppi pubblici sul tema (ergo, possono saperlo tutti)».
Svelati urbi et orbi farmaci e disturbi, per sgombrare il campo dalle brezze mefitiche che cominciano ad ammorbare Borgo a Mozzano, il sindaco ribalta i contenuti del messaggio affidato alla mai identificabile vox populi.
«Se c’è una cosa per la quale non soffro e non ho mai sofferto, è per il ruolo che ricopro – afferma –. Fare politica a tempo pieno, essere il sindaco della mia comunità, è una delle scelte più felici della mia vita. Non solo non soffro la pressione, ma su di me ha effetto opposto. Più c’è adrenalina, più sono sotto pressione e più riesco a dare il meglio di me. Chi mi conosce meglio sa come sono fatto. Quando qualcuno si abbassa a determinati livelli credo che l’offesa non sia solo per me, ma per tutti coloro che ritengono che il dibattito politico (ufficiale e non) debba avere dei limiti di buonsenso, rispetto personale, umanità». Decine di amici e conoscenti, anche chi ha premesso di non votare per lui, hanno espresso solidarietà ad Andreuccetti, obbligato a mettere in piazza la sua salute. «Ho detto cose personali che chi mi conosce sa bene – conclude –. Di certo siamo all’ennesimo segnale di un imbarbarimento della politica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA