La partenza
Livorno, in carcere l’uomo col dobermann. Rapinata anche una diciottenne. I tre casi fotocopia
Il 40enne è stato fermato dopo aver terrorizzato una donna a Salviano
LIVORNO. Mercoledì sera una ragazza di 18 anni viene scaraventata fuori dalla sua auto mentre si trova all’uscita di una palestra fiorentina. «Togliti di mezzo o ti faccio azzannare dal cane», le urla contro un uomo che, poi, prende la macchina della malcapitata (una vecchia Panda gialla) e si dilegua. La notte dopo un trentenne livornese viene aggredito sul ponte di Santa Trinita da un uomo che, tendendo un dobermann al guinzaglio, tenta senza successo di accoltellarlo per rubargli la Smart. Il pomeriggio successivo, ecco il terzo caso: una cinquantenne viene aggredita mentre sale in macchina a Salviano da un uomo col cane. Lei riesce a divincolarsi e lui fugge. Poi, qualche ora dopo, la polizia trova un sospettato in via del Limoncino. Si tratta di un quarantenne residente a Fiesole, nel Fiorentino, che viene prima portato in questura per l’identificazione e poi trasferito in carcere. Sottoposto a fermo con l’accusa di rapina, l’uomo è ora in attesa dell’udienza di convalida di fronte al giudice. Ma andiamo con ordine passando in rassegna i casi.
Rapina a Firenze
Mercoledì scorso alle 21 una ragazza viene aggredita nel parcheggio di via Maccarani, a Firenze, davanti alla palestra Duca d’Aosta. «Mentre usciva dalla macchina – racconta Marta, la madre della ragazza – un uomo con un dobermann l’ha strattonata e l’ha minacciata. Le ha detto di scendere dall’auto altrimenti l’avrebbe fatta azzannare dal cane». Fatta uscire la giovane, l’uomo ha preso la macchina ed «è partito in retromarcia a tutto gas, rischiando di investire mia figlia e allontanandosi con l’auto rubata. Poi, dopo che lei mi ha chiamata, ho raggiunto il parcheggio e denunciato tutto alla polizia».
Tentata rapina
Il giorno dopo succede un fatto molto simile in Venezia. Tommaso, un 32enne livornese, sta percorrendo il ponte di Santa Trinita in direzione della città quando nota un uomo col cane fermo a bordo strada. «Chiedeva aiuto, così mi sono fermato», ha raccontato Tommaso. «Poi, come ho aperto la portiera lui si è infilato in macchina e ha cercato di accoltellarmi». Ma Tommaso reagisce con un calcio sulla portiera e, in questo modo, riesce a far allontanare l’uomo. «L’ho inseguito ma quando sono arrivato al benzinaio lui era già lontano, aveva imboccato le vie della Venezia». Sul posto, dopo la chiamata al 112, sono quindi intervenuti i carabinieri della Compagnia di Livorno per un sopralluogo e hanno avviato le indagini per risalire all’identità del rapinatore.
Altra tentata rapina
Passano le ore e succede un altro caso fotocopia, questa volta in zona Salviano. Intorno alle 17, 20 di venerdì una cinquantenne si trova sulla propria auto parcheggiata in via Gino Romiti quando una persona (anche in questo caso descritta come un uomo con il dobermann) si avvicina e, mostrando un coltello, si interpone tra lei e lo sportello della macchina. Ma la donna in qualche modo si divincola riuscendo a mettere l’altra persona in fuga. Poi viene trasportata al pronto soccorso per accertamenti. «Sta bene, ma è ancora sotto choc e non se la sente di parlare – racconta una persona a lei vicina –. Non pensi mai che queste cose possano succedere a te, e invece…c’è da avere paura».
Il fermo
Dopo la segnalazione arrivata al 112, comunque, in via Gino Romiti arrivano sia carabinieri che polizia (già in pre allerta visti i due casi precedenti molto simili) che si mettono subito alla ricerca dell’uomo col cane. La persona in questione viene trovata poco tempo dopo in via del Limoncino e presa in carico dagli agenti della Squadra volante, che portano il sospettato in questura per l’identificazione e per procedere con i successivi step.
Il carcere
Poi, una volta fermato dagli agenti della questura col coordinamento dalla Procura e visti gli indizi in possesso dei poliziotti, l’uomo viene trasferito in carcere. Tutto ciò a seguito dell’intervento effettuato dalle forze dell’ordine a Salviano e, dunque, all’uomo è contestato almeno quel reato. Non è invece chiaro se gli siano stati attribuiti anche gli altri due casi: la rapina a Firenze e la tentata rapina sul ponte di Santa Trinita. Per quanto riguarda la Panda rubata a Firenze, d’altra parte, la mamma della ragazza rapinata sostiene che l’auto «sia stata avvistata nella zona della stazione di Livorno». E lancia un appello: «È una vecchia panda gialla del 2003 con due adesivi dietro, uno di un camping di Viareggio e davanti due vignette per l’autostrada, foderine viola e copri volante con margherite. Chiunque la vedesse, per favore mi contatti».
L’udienza
Nel frattempo il fermato, difeso dall’avvocato Matteo Santoni del foro di Firenze, si trova nel carcere delle Sughere ed è in attesa di essere sottoposto all’udienza di convalida, probabilmente domani. Il dobermann che aveva con sé (Amon) si trova invece al canile comunale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA