Livorno, tolte le multe al camper di Ghiozzi: «Parevano sanzioni "politiche" e per altro c’erano errori»
Al consigliere comunale e capogruppo della Lega 900 euro di verbali per «pubblicità in sosta». Il giudice di pace ha annullato tutto per l'indicazione di due diverse strade sul verbale
LIVORNO. Il 20 maggio 2024, in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative, era stato sanzionato due volte, per un totale di quasi 900 euro, per aver parcheggiato il suo camper in viale Città del Vaticano «con insegne pubblicitarie di propaganda elettorale fissa sulle fiancate». Il 9 maggio del 2025, praticamente 12 mesi dopo, ha vinto il ricorso davanti al giudice di pace, che ha annullato entrambi i verbali. Il protagonista della vicenda è il segretario della Lega, e capogruppo in consiglio comunale, Carlo Ghiozzi.
Le multe gli erano state fatte dalla polizia municipale il 20 maggio del 2024, ma «contenevano errori grossolani», spiega il membro dell’assemblea cittadina, che siede fra le fila della minoranza. Innanzitutto, come si legge negli atti, se il luogo della sosta vietata era viale Città del Vaticano, l’asse vario della Scopaia, il luogo dell’accertamento riportato è a chilometri di distanza, in via dell’Artigianato, al Picchianti. Tanto è bastato, a Ghiozzi, per fare ricorso e vincerlo, pur spendendo qualche decina di euro di tasse, come previsto dalla legge. «L’errore era effettivamente grossolano – spiega – perché come è possibile individuare un camper in sosta vietata da una parte e accertarne la violazione a chilometri di distanza? Gli agenti mica possono vedere il camper posteggiato in viale Città del Vaticano dall’area industriale del Picchianti. Non capisco effettivamente come possa essere accaduto, non torna niente. Alcuni avvocati, quando ho fatto vedere loro i verbali, mi hanno consigliato, amichevolmente e in veste di consulenti, di procedere senza indugio nell’appello, e “mi sono difeso” da solo. Il Comune ha invece depositato una memoria, senza presentarsi in aula».
Nella mattinata del 9 maggio la conclusione della vicenda, con Ghiozzi che in via de Larderel ha avuto ragione. «Entro cinque giorni – spiega il segretario della Lega – avrei potuto pagare il 30% in meno, 320,65 euro, cioè 301 di sanzione e 19,65 per spese. Il totale, naturalmente, va moltiplicato per due perché le multe erano due, praticamente la fotocopia l’una dell’altra. Non in misura ridotta, invece, ogni sanzione sarebbe stata di 449,65 euro, quindi quasi 900 euro in tutto». Secondo Ghiozzi «le multe sembrano politiche, ne sono convinto». L’affitto del camper, da un autonoleggio di Massa, era stato pagato dal consigliere comunale come per ogni sua passata campagna elettorale livornese e sulle fiancate conteneva il simbolo con su scritto “Lega Guarducci sindaco” e poi “Al consiglio comunale, scheda azzurra, scrivi Ghiozzi”, con la foto del candidato e il suo numero di telefono per contattarlo. «Io non ho approfondito l’ulteriore ed eventuale regolarità della multa – conclude Ghiozzi – perché l’articolo riportato nella sanzione rimanda a un regolamento comunale che io neanche ho guardato, dal momento che mi sono limitato a far notare al giudice l’errore grossolano nell’intestazione, cioè il “percorso” da viale Città del Vaticano e via dell’Artigianato, ovviamente impossibile. Ed è andata bene, sono enormemente soddisfatto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA