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Livorno ora è al top sul digitale: «Aiuteremo gli anziani con una scuola di Spid»

di Stefano Taglione
L'Urp di palazzo civico che eroga i servizi
L'Urp di palazzo civico che eroga i servizi

Per i servizi web, secondo gli esperti, il Comune è in fascia alta. L’assessora Bonciani: «Ma gli sportelli resteranno aperti, specialmente per le categorie più deboli»

30 novembre 2023
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LIVORNO. Un Comune sempre più digitale, con le lettere per entrare nelle Ztl che si possono ordinare via Internet senza essere stampate o i certificati immediatamente consegnati al computer. Un primato ora certificato anche da una società specializzata nelle pubbliche amministrazioni 2.0, la “Fpa” del gruppo “Digital360” nel suo annuale “iCityRank”. Ma che per adeguarsi alle normative nazionali è stato costretto a chiedere lo “Spid” – in alternativa la carta di identità elettronica o quella nazionale dei servizi – per far accedere tutti i cittadini ai servizi web. Non certo una passeggiata, in special modo per gli anziani, costretti a ricordarsi nome utente, password e il codice numerico che si deve digitare ogni volta aprendo la notifica inviata sul telefonino per confermare l’accesso. «Ma le fasce deboli – conferma l’assessora comunale all’innovazione, Barbara Bonciani – non le lasceremo mai sole. Ogni servizio resterà fruibile anche agli sportelli, con il cittadino che potrà prenotare l’appuntamento tramite centralino. Ma il cosiddetto “accesso forte” ai servizi (l’identità digitale “Spid” appunto, ma anche la carta d’identità elettronica con il suo pin o la carta nazionale dei servizi con i codici di accesso che si possono usare anche ai totem delle Asl per cambiare medico di base ndr) è una strada indicata a livello centrale che noi vogliamo insegnare ai cittadini, per questo all'Urp (ufficio relazioni con il pubblico) abbiamo aperto uno sportello dedicato allo “Spid”, con la consegna gratuita dell’identità digitale a chiunque la richiederà e un percorso condiviso, passo passo, per imparare a utilizzarla».

I numeri

Secondo la graduatoria di “Fpa” Livorno è dietro alle “big” nazionali (Bergamo, Firenze, Milano e Modena) in quanto a città telematica, forte di un venticinquesimo posto su 108 nella categoria “Città digitali” (misura la digitalizzazione di tutte le pubbliche amministrazioni capoluogo di provincia), del ventiseiesimo in “Comuni aperti” (trasparenza nei dati, open data e uso dei social network) e del quarantacinquesimo nell’ultima categoria, quella delle “Città connesse”, che essenzialmente raffronta le reti “Wi-Fi” installate dai singoli enti. Approfondendo le cifre livornesi scopriamo che l’anno scorso, gli accessi alla “Wi-Fi” pubblica, sono stati 92.390, mentre da inizio anno a ieri 1.074.471 autenticazioni ai servizi online, 89.584 al catalogo dei servizi, 128.169 al portale modulistica e 65.581 a quell o “Aida”, per i servizi alle imprese. Trentatré invece le abilitazioni alle notifiche tramite l’app “Io”, con altri 18 che saranno attivati con i finanziamenti del Pnrr. «Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza – prosegue Bonciani – abbiamo ottenuto due milioni. Credo che la classifica non ne tenga ancora conto e quindi potremo ulteriormente migliorare nei prossimi anni. Abbiamo installato, ad esempio, altre 30 reti wireless». Tornando ai numeri, negli ultimi 11 mesi, 261.367 i pagamenti tramite “PagoPa” e 86 i servizi già attivati sotto questa piattaforma (27 nei prossimi mesi grazie al Pnrr).

«Ottimi risultati»

Numeri che secondo il dirigente del settore sistemi informativi, Stefano Lodi Rizzini, «sono ottimi». «Li monitoriamo continuamente per migliorarci – prosegue – mentre per quanto riguarda lo “Spid” c’è stata un’indicazione a livello nazionale che abbiamo dovuto recepire. L’alternativa è che una persona deleghi un’altra, altrimenti per i servizi digitali si deve accedere direttamente in maniera “forte”. Ci stiamo concentrando anche su altri investimenti, ad esempio quasi tutti gli istituti superiori della città sono connessi alla banda larga universitaria, un’infrastruttura estremamente veloce».

A scuola di “Spid”

Il Comune è pronto a insegnare lo “Spid” a tutti i cittadini, pur mantenendo la modalità tradizionale su appuntamento agli sportelli (l’anagrafe, ma non solo). Un servizio che è gratuito. Si può fare solo su appuntamento, martedì e giovedì dalle 15,30 alle 17,30 e il mercoledì in orario 9-13. Gli utenti possono richiedere l'appuntamento telefonando ai numeri 0586 820204 e 0586 820205 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì anche dalle 15,30 alle 17,30 o inviare un messaggio Whatsapp al 335 8225555 a cui verrà data risposta negli stessi orari, indicando cognome, nome, data di nascita e motivazione della richiesta. «A chi prenderà l’appuntamento – chiarisce Bonciani – spiegheremo passo passo come utilizzare questo servizio. Sappiamo bene che ci sono cittadini, specie gli anziani, che hanno bisogno più di altri di imparare. E noi siamo a loro disposizione». Prossimamente l’offerta verrà arricchita anche da un centro di facilitazione digitale, che verrà annunciato nei prossimi giorni». l


 

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