Il Tirreno

Livorno

Il lutto

Muore assistente del liceo Enriques: «Addio Nicola»

Nicola Pirozzi
Nicola Pirozzi

Livorno, attendeva un trapianto di cuore. Il ricordo: «Ci hai lasciato soli e tristi senza le tue battute a cui eravamo abituati»

18 febbraio 2023
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Livorno Aspettava un trapianto di cuore, ma purtroppo non ne ha avuto il tempo. Tutta Livorno piange il sessantenne Nicola Pirozzi, assistente amministrativo del liceo scientifico Enriques e storico frequentatore della palestra “Salus” di via del Vigna, dove prima dei problemi cardiaci era di casa. Il dipendente del ministero dell’Istruzione, che si era trasferito a Livorno per lavoro, è morto due giorni fa all’ospedale “Le Scotte” di Siena: il funerale, così come la cremazione, si svolgeranno nella stessa città toscana dove ha perso la vita.

«Te ne sei andato in punta di piedi, lasciando incredulo chi ti conosceva – sono le parole dell’ex vicepreside del liceo Enriques, Eleonora Agostinelli, da poco in pensione e sua amica di lunga data, che parla anche a nome del personale dell’istituto livornese – Lontano da Livorno, che non era la tua città, ma che tu avevi scelto come tale. Te ne sei andato senza sorridere e senza le tue battute, cui noi eravamo abituati. Ci hai lasciato un po’ più soli e tristi. Tu, sempre pronto allo scherzo, sempre pronto ad aiutare, sempre pieno di pensieri per tutti. Tu che andavi apposta a comprare caramelle e cioccolata da distribuire equamente a colleghi e professori, ma soprattutto ai tuoi studenti, che supportavi ascoltandoli, felice per i loro successi, o incoraggiandoli per un votaccio di troppo. Tu, sempre abbronzato ed elegante, con un debole per le belle cravatte, ma soprattutto per Marina, di cui ci mostravi orgoglioso le foto. Ci mancherai, Nicola, e ci ricorderemo di te, mentre batti il cinque allo studente appena uscito dall’orale dell’esame di maturità».

Un’anima buona, Pirozzi, vicina anche al mondo del volontariato. Come testimonia Silvia Aspidi, attivista dell’associazione animalista Anpana guidata dal presidente Franco Fantappiè: «Aveva un bel caratterino, era tosto – ricorda – ma allo stesso tempo buonissimo. Aveva sempre il sorriso fra le labbra, era molto gentile, e quando su Facebook pubblicavo le foto di un gatto o un cane da adottare lui aveva sempre una parola di conforto, di incoraggiamento per andare avanti in quello che facevo, una persona veramente molto buona», conclude Aspidi.

Anche nella palestra “Salus” di via del Vigna, quella che ha sempre frequentato, queste ultime sono giornata di lutto: «Salutava sempre tutti – conclude Silvia Aspidi – con un bel “Ciao bimbi, ciao bimbe”. Non lo dimenticheremo mai. Ciao Nicola». l

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