Estetisti e parrucchieri, arriva la riforma: esami obbligatori, multe e benefit – Cosa cambia
L’obiettivo di aggiornare il settore alle esigenze attuali del mercato e delle competenze professionali
Dopo un quarto di secolo, cambia radicalmente la normativa che regola le professioni di estetista e parrucchiere. A riscrivere le regole è il senatore di Fratelli d’Italia Renato Ancorotti, che ha presentato in Senato un disegno di legge composto da 13 articoli con l’obiettivo di aggiornare il settore alle esigenze attuali del mercato e delle competenze professionali. Un settore che, come sottolineato dallo stesso Ancorotti, per numero di addetti è secondo solo all’edilizia in Italia.
Nuove figure professionali riconosciute
La riforma amplia in modo significativo il ventaglio delle professioni ufficialmente riconosciute. Accanto alla figura classica dell’estetista, entrano a pieno titolo:
- L’onicotecnico, ovvero lo specialista nella cura e ricostruzione delle unghie;
- Il truccatore e il tecnico di ciglia e sopracciglia, categoria che comprende make-up artist ed esperti in extension, laminazione e colorazione.
Vengono inoltre esplicitamente inseriti tra i trattamenti estetici anche la dermopigmentazione e il camouflage delle cicatrici, purché con finalità esclusivamente estetiche o di benessere psicofisico.
Esame obbligatorio per lavorare
Il cambiamento più sostanziale riguarda però l’accesso alla professione, che non sarà più consentito con la sola qualifica. D’ora in poi, per diventare estetista o parrucchiere sarà necessario superare un esame di abilitazione, preceduto da uno dei seguenti percorsi:
- Un corso di qualifica da almeno 900 ore;
- Un anno di esperienza qualificata a tempo pieno presso un’impresa del settore;
- Tre anni di attività documentata come dipendente, socio, titolare o collaboratore familiare.
Inoltre, per chi ha alle spalle almeno tre anni di esperienza, sarà possibile accedere a percorsi specialistici per ottenere la qualifica di SEO, Specialista in estetica oncologica, una figura pensata per affiancare pazienti in trattamento o recupero da patologie oncologiche o ematologiche.
Multe fino a 50mila euro
Un altro punto cardine della riforma è la stretta sull’abusivismo. Le sanzioni diventano molto più pesanti:
- Per gli estetisti senza requisiti, le multe potranno andare da 5.000 a 50.000 euro, contro il precedente massimo di 2.000;
- Per i parrucchieri abusivi, le sanzioni saliranno a 3.000–10.000 euro, rispetto agli attuali 250–5.000.
Nei casi più gravi, si potrà arrivare anche alla sospensione dell’attività fino a due anni e, nei casi più estremi, all’attivazione di procedimenti penali.
Diritto di poltrona e affitto cabine
Non solo divieti e sanzioni: la riforma apre anche nuove opportunità, introducendo il cosiddetto “diritto di poltrona” per i parrucchieri e l’affitto delle cabine nei centri estetici. A poter usufruire di queste formule saranno però solo i professionisti in regola con i requisiti di abilitazione. In parallelo, la legge prevede anche che le Regioni aggiornino i percorsi formativi, integrandoli con materie come cosmetologia, chimica, anatomia, fisiologia, uso di apparecchiature elettromeccaniche e nozioni di marketing.
Un settore in trasformazione
La riforma firmata da Ancorotti si propone come un intervento organico di modernizzazione per un settore in continua evoluzione, che oggi più che mai richiede competenze aggiornate e tutela della qualità del servizio. Un equilibrio tra rigore professionale e opportunità imprenditoriali, in una delle filiere più vitali dell’economia italiana.