Il Tirreno

Livorno

L’inchiesta

Livorno, morta investita dal bus in porto: autista indagato per omicidio

di Stefano Taglione

	I rilievi della polizia di frontiera marittima dopo il tragico incidente in porto 
I rilievi della polizia di frontiera marittima dopo il tragico incidente in porto 

Il conducente ha 51 anni e risiede a Calci e non ha visto la coppia dallo specchietto. Fuori pericolo il marito ricoverato in ospedale

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LIVORNO. Una tragedia che al momento non ha spiegazione. Che ora gli agenti della polizia di frontiera marittima, su delega della procura, stanno cercando di approfondire attraverso la testimonianza del sopravvissuto, Samuel Davis, il marito della donna statunitense di 83 anni – Ellen Jan il suo nome – morta nel primo pomeriggio di martedì scorso travolta dallo shuttle bus che l’aveva appena riportata sottobordo alla Queen Victoria, la nave da crociera di 294 metri in quel momento ormeggiata all’Alto fondale, dopo la gita fra le bellezze toscane organizzata dal tour operator.

L’autista, un cinquantunenne residente nel comune pisano di Calci che è stato indagato per omicidio stradale, avrebbe aiutato la coppia a scendere, chiuso il portellone laterale e poi, ripartendo, dopo aver regolarmente guardato attraverso lo specchietto retrovisore di destra non avrebbe più visto i coniugi americani, travolgendo l’anziana che, investita inizialmente all’altezza di un braccio, è stata “risucchiata” sotto l’enorme ruota posteriore del mezzo pesante. Uccidendola, purtroppo, praticamente sul colpo, anche se i soccorritori delle Misericordie di Antignano e via Verdi, insieme al medico e all’infermiere del 118, rianimandola sono riusciti a trasportarla viva al pronto soccorso, dov’è poi deceduta a causa delle gravissime ferite riportate. L’ipotesi

L’ipotesi è che uno dei due crocieristi abbia avuto un malore prima della tragedia o che comunque abbia avuto bisogno di accucciarsi vicino alla portiera centrale del pullman prima di rientrare sulla “love boat”. È per questo che il conducente, che ha spiegato di aver regolarmente controllato che in quel punto non ci fosse nessuno, li ha travolti in ripartenza percorrendo all’incirca mezzo metro e fermandosi accorgendosi immediatamente dell’urto fatale. Ha innestato la “prima”, senza quindi andare all’indietro, investendo lateralmente la donna e l’uomo ottantaquattrenne, quest’ultimo fuori pericolo nonostante la caduta sull’asfalto e un importante trauma cranico diagnosticato dai medici dell’ospedale, che lo hanno assistito in codice rosso, il livello più alto dell’emergenza-urgenza sanitaria. In quel momento, lo “shuttle” numero otto della compagnia calcesana Kamal Bus, si trovava posteggiato alla destra del camminamento rosso destinato ai pedoni che devono rientrare a bordo, perpendicolarmente ad alcuni stalli di sosta. Una posizione forse non usuale, dato che non è delimitata perimetralmente dalle strisce in grado di contenere la sagoma di un pullman, ma che comunque di per sé non avrebbe “coperto” la visuale, dato che la coppia di crocieristi non era spalle al mezzo pesante, ma alla sua destra. Una manovra che i conducenti avranno fatto mille volte nella loro vita, senza conseguenze, peraltro in un’area visibile dalla cabina di guida, teoricamente, a meno che naturalmente forse non fossero accucciati e quindi fuori dalla visuale dell’autista. Che ha ripetuto, più volte, di aver guardato attraverso lo specchietto e di non aver visto nessuno. Con il resto del gruppo che, nel frattempo, stava già tornando con la hostess di Porto 2000 sulla nave ed era quindi più avanti rispetto alla moglie e al marito coinvolti nell’incidente, con quest’ultimo che con difficoltà motorie si spostava con l’ausilio di un deambulatore.

Le indagini

Nel frattempo le indagini hanno preso impulso, con gli agenti della polmare che ieri mattina si sono recati in ospedale per ascoltare il marito della defunta, assistiti da un interprete. L’uomo, per fortuna, era in condizioni di parlare e le sue condizioni di salute ormai non destano particolare preoccupazione grazie anche al lavoro del personale sanitario del pronto soccorso labronico. Come la moglie è originario della Pennsylvania, nel nord-est degli Usa. Resta chiaramente sotto choc, dato che ha visto la donna che ha sposato morire davanti ai suoi occhi. Qualcosa che non dimenticherà mai. Un dramma indescrivibile per una coppia, da tempo in pensione, che voleva solo godersi qualche settimana di vacanza in Italia su una nave da crociera. E che a Livorno, purtroppo, ha trovato la morte.

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