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Grifone. La beffa nel recupero

Grifone. La beffa nel recupero<br type="_moz" />

I biancorossi vanno subito avanti, gli amaranto trovano il pari nell’assalto finale. Il Grosseto resta mezz’ora in dieci per l’espulsione di Morelli e si mangia le mani

18 settembre 2023
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LIVORNO. Oltre alla beffa, quella spietata firmata allo scadere – al 96’ – dal difensore amaranto Ronchi sull’ultimo assalto del Livorno che ha pareggiato la rete del biancorosso Sabelli, c’è un grande Grifone. Un Grifone tosto che stava per portare via tre punti pesantissimi dall’Armando Picchi di Livorno al termine di una bella partita tra le due squadre indicate dagli addetti ai lavori come le protagoniste del campionato. Certo, presto per dirlo – siamo appena alla seconda giornata –, però le indicazioni in questo senso, anche al termine del superderby dell’Ardenza di ieri pomeriggio, non sono mancate.

L’analisi

Insomma, la sfida più attesa finisce senza vincitori. Il pareggio in trasferta sulla carta premia però il Grosseto, mentre il modo in cui è arrivato getta benzina sul fuoco dell’entusiasmo in casa amaranto.

Il Livorno, analizzando dunque il match, è stato bravo a crederci e sotto il profilo della personalità non sembra secondo a nessuno. Deve migliorare gli equilibri, soffre ancora troppo dietro sulle fasce e stavolta ha avuto poco dai suoi leader in attacco, a partire da Cesarini che è stato male tutta la settimana. In 11 contro 10 per mezzora (per l’espulsione del biancorosso Morelli, come vedremo) gli amaranto raramente sono riusciti ad allargare il gioco e buttare dentro palloni centralmente ha fatto la gioia dei centrali ospiti di mister Bonuccelli.

Il Grosseto, dall’altra parte, deve mangiarsi le mani. Grave l’ingenuità di Morelli che a inizio ripresa, dopo un giallo abbastanza chiaro, ha mandato platealmente a quel paese l’arbitro. Così come almeno 2-3 volte il Grosseto nell’ultimo quarto d’ora, in contropiede, in superiorità numerica, ha sprecato occasioni che una grande squadra non può gettare nel cestino in quel modo (e su cui ritornerà in sala stampa proprio il mister). Soprattutto in una partita che, seppur all’inizio della stagione, ha un peso specifico rilevante.

La cronaca

Venendo alla cronaca del derby, il Grosseto era passato in vantaggio con grande cinismo subito, alla prima occasione, dopo appena 8’: bravissimo Sabelli a inserirsi tra i due centrali e infilare Biagini da due passi. E buon per il Livorno che proprio Biagini poco dopo vola in cielo a togliere dalla rete un colpo di testa di Marzierli, con il numero 9 biancorosso che era già pronto per esultare. Il Livorno perde subito Mutton, ma si fa male anche il suo sostituto Frati, e con il passare dei minuti cresce un po’ il possesso palla, ma senza creare occasioni. Più tosto il Grosseto, come dicevamo, che trova il 2-0 con Giustarini che però è in fuorigioco.

A inizio ripresa l’espulsione di Morelli stravolge il grafico della partita. Il Livorno chiude il Grosseto nella sua trequarti, ma da lì a rendersi pericoloso c’è un abisso. Perché negli ultimi 16 metri gli amaranto spariscono e per Raffaelli il lavoro non aumenta mai.

Gli ultimi cambi dell’allenatore amaranto Favarin cambiano poco, il tecnico del Grosseto Vitaliano Bonuccelli non ha paura e pur in dieci tiene in campo la fantasia di Riccobono e Rinaldini unita alla forza di Marzierli. Il Livorno resta in dieci poi per l’infortunio di Bartolini e poi in nove con Brisciani fermo per crampi. Sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro nella ripresa: sembra finita. E invece sull’ultimo cross, una preghiera nell’area, spunta la testa di Ronchi che la piazza dove Raffaelli non può arrivare. Finisce 1-1.

Una beffa, dicevamo, per il Grosseto – spinto dai suoi tifosi – che però ha dimostrato tutto il suo valore e ora ritornerà tra le mura amiche domenica: in Maremma arriva il Seravezza.

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