Il Tirreno

Grosseto

Vacanza rovinata

Grosseto, odissea per una coppia di turisti: «Saliti sull’aereo dopo 28 ore»

di Maurizio Caldarelli

	Il gruppo in attesa di notizie all’Havana
Il gruppo in attesa di notizie all’Havana

Presentati ricorsi contro la compagnia e il tour operator. Il racconto della coppia: «Volo cancellato, non ci è stata data assistenza. Del tutto abbandonati fuori e dentro lo scalo»

4 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. Un’odissea di 28 ore prima di poter prendere un aereo, costretto a cambiare rotta e allungare di un’ora il tragitto, per tornare a casa.

È quello che è successo a una coppia di giovani al termine una vacanza a Varadero, una delle località balneari più famose di Cuba. E proprio la bellezza di quelle spiagge e dell’acqua cristallina nella quale si sono immersi per una settimana, ha fatto inizialmente soprassedere su alcune mancanze e difficoltà riscontrate nel corso del soggiorno, ma dopo le ore trascorse dentro o fuori dall’aeroporto de L’Havana, ha convinto i due viaggiatori, e una famiglia di Fregene, a presentare ricorso alla compagnia aerea, una low cost turistica lombarda, per il ritardo di oltre un giorno accumulato, e al tour operator, uno dei più stimati e puntuali, con sede a Roma.

Quello che è venuto fuori è un “cahier de doleance” infinito. «Alla compagnia aerea – sottolinea la grossetana al rientro dall’isola caraibica – abbiamo evidenziato la gravissima mancanza di assistenza a seguito della cancellazione del volo, per un problema tecnico all’aereo (avvenuta alle 2,30 circa del mattino), che ci doveva portare dall’Havana a Fiumicino. Siamo rimasti per cinque ore in attesa, in strada, senza alcuna assistenza; nessun referente si è preoccupato di accertarsi della nostra posizione o di organizzare il nostro trasferimento in hotel. Solo dopo il diretto intervento delle agenzie italiane – da noi contattate personalmente – e delle loro pressioni sulla compagnia, ci è stata assegnata una camera di cortesia (tardi e senza organizzazione alcuna) o ricevuto chiarimenti sulle reali motivazioni della cancellazione del volo. L’assistenza e le informazioni ricevute dall’Italia sono risultate di gran lunga superiori a quelle fornite sul posto. L’assistente locale del nostro tour operator – aggiunge la giovane grossetana, insegnante di professione – si è presentato ben nove ore dopo la cancellazione del volo, quando ormai i disagi erano palesi e il supporto era stato ottenuto per vie esterne dal referente di un altro tour operator che ha avuto premura a portare i suoi ospiti per primi all’hotel di cortesia». «Siamo rimasti letteralmente abbandonati senza indicazioni – sottolinea una turista romana, che ha viaggiato con la coppia grossetana – senza risposte del responsabile e perfino senza una bottiglietta, dopo oltre cinque ore trascorse all’esterno dell’aeroporto, ci è stato consentito l’accesso a un hotel, ma solo per alcune ore di riposo in camera, mentre le successive sette ore le abbiamo trascorse nella hall, in attesa di informazioni che tardavano ad arrivare».

E ancora: «Alle 23,30 ci è stato comunicato di rientrare nelle camere che ci erano state assegnate la mattina stessa per trascorrere la notte (che avevamo dovuto lasciare alle 17) perché il guasto non era risolto. A mezzanotte, appena trenta minuti dopo, però, ci è stato chiesto di scendere perché il volo era pronto». I turisti lamentano una gestione disorganizzata e inadeguata, non solo per l’assenza di comunicazione e assistenza, ma anche per la percezione di una condotta poco trasparente, mirata ad evitare il dovere di fornire il pasto serale e un pernottamento». «Rimarchiamo con forza lo stato di totale abbandono – prosegue la lamentela – in cui ci siamo ritrovati in un momento delicato e di incertezza, causando paura e stress viste le informazioni lacunose e contraddittorie per non parlare della maleducazione e scortesia del personale che ci ha trattati come “bestie” mentre eravamo in terra fuori dall’aeroporto e non abbiamo potuto neanche usufruire dei bagni, senza possibilità di poter aspettare all’interno l’arrivo degli autobus. Per non parlare dei bus che partivano con poche persone a bordo senza alcun motivo ritardando così ulteriormente lo spostamento in hotel delle persone gettate a terra. Una vacanza che si è trasformata in un incubo, a cui si è aggiunta la paura nel riprendere un volo quando pochi minuti prima ci era stato comunicato dagli operatori non essere idoneo per sostenere un viaggio di 10 ore»

Facendo leva su alcuni articoli del codice del turismo, i sei ricorrenti hanno inviato anche un reclamo ufficiale al tour operator per “vacanza rovinata”: per mancanza di igiene e scarsa pulizia, bicchieri sporchi, non lavati e riutilizzati, in violazione delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza degli ospiti, assenza di beni di prima necessità. Non è stato bello pagare quattromila euro per fare i conti con la scortesia e la condotta inappropriata di alcuni animatori – è la conclusione –, ma anche con pasti mancati, problemi di salute derivanti dall’acqua “potabile” proveniente da pozzi e per condizioni igienico-sanitarie inaccettabili». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
L’inflazione

Viaggi, voli, traghetti e spiagge: la stangata di luglio sulle vacanze. Di quanto sono aumentati i prezzi

Estate