Follonica, al parco Geomare è incubo vandali: «Assaltati da gruppi di ragazzi senza biglietto»
Esasperazione al parco acquatico: «Problema di sicurezza e ordine pubblico»
FOLLONICA. Una vera e propria ondata di partecipe indignazione ha fatto seguito allo sfogo social di Roberto Merlini del parco acquatico gonfiabili Geomare Sport Park by Wibit, ancora una volta – per l’ennesimo anno – teatro di scorribande di giovani e giovanissimi senza biglietto.
«Nonostante cerchiamo, tramite i nostri dipendenti di mantenere un po’ di ordine e fare deterrenza siamo assaltati da gruppi di ragazzi, molti dei quali minorenni, che bloccano il normale svolgimento del gioco e costringono le persone che hanno fatto l’accesso regolare con il salvagente in dotazione a scendere per paura», scrive l’imprenditore.
Siamo in zona Senzuno, davanti alla colonia marina. Come ogni giorno l’attività apre alle famiglie del Golfo e ai turisti che si vogliono divertire: pagano il biglietto, indossano le protezioni e giocano sui gonfiabili a pochi metri dalla spiaggia.
Pochi metri che, con qualche bracciata, riescono a coprire anche gruppi di ragazzini, che si arrampicano sulle strutture galleggianti e li “conquistano”, senza curarsi troppo – anzi – degli assistenti ai bagnanti, che spesso non hanno che pochi anni in più rispetto a loro.
Quello del Golfo non è l’unico parco di Merlini e soci, ma a suo dire scorribande del genere si verificano solo qui; e non si tratta solo di qualche “portoghese” ma di una questione di sicurezza, per l’azienda stessa così come per i clienti paganti e rispettosi del regolamento della struttura.
Una questione di sicurezza così come di ordine pubblico, ad avviso del titolare, che in passato si era rivolto alla giunta Benini (che «non si è fatta carico del problema») e che oggi – dopo «diversi interventi delle forze dell’ordine» – si rivolge a quella Buoncristiani: all’assessore Giorgio Poggetti.
L’intenzione, ieri, era quella di sporgere formale denuncia alla caserma dei carabinieri; anche perché «gli assistenti bagnanti e il personale in cassa subiscono minacce da questi gruppi di adolescenti». Denuncia che lo stesso amministratore (interagendo sui social) ha promesso a Merlini di usare «come spunto per la parte di mia competenza»: da militare in pensione (prima di entrare nell’amministrazione del Golfo era Comandante dell’Arma a Piombino), ha infatti ravvisato nei fatti descritti «circostanze che sembrerebbero configurare fattispecie di reato»; e quindi invitato lui stesso il titolare a un colloquio.
Merlini, la scorsa estate, raccontava di aver chiesto per tre anni il permesso di spostare il parco in un’altra zona, alla ricerca di maggiore civiltà. E già allora si diceva al limite, e come lui i suoi dipendenti; che malgrado doppi turni e “rinforzi” non riuscivano ad aver ragione dei protagonisti delle scorribande al Geomare. E così l’anno prima ancora, stesso copione.
L’auspicio, sulla scia del “dispositivo Movida” che sta salvando Castiglione dalle – anche qui – scorribande di giovani e giovanissimi, anche sul Golfo si riesca a fare qualcosa in tal senso.
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