Il Tirreno

Grosseto

Violenza contro gli animali

Cuccioli gettati nel fosso, l’uomo che li ha salvati: «Chiusi dentro una sacchetto di plastica»

di Ivana Agostini
Cuccioli gettati nel fosso, l’uomo che li ha salvati: «Chiusi dentro una sacchetto di plastica»

Manciano, era andato a cercare asparagi nel bosco e ha sentito i guaiti. Erano stati bloccati dentro in modo da non potere scappare

27 marzo 2023
3 MINUTI DI LETTURA





MANCIANO. Buttati in un fosso, chiusi dentro un sacchetto di plastica annodato perché non avessero la possibilità di uscire, di salvarsi. Quattro cuccioli di cane erano destinati alla morte (e uno di loro, purtroppo, non ce l’ha fatta) se non fosse passato da quelle parti Lauro Becci, 54enne di Marsiliana.

L’uomo, ieri mattina, era andato a cercare asparagi nel bosco quando, arrivato nei pressi del fosso del Camerone, ha sentito dei guaiti e, incuriosito, ha seguito i flebili lamenti. Ha guardato con attenzione e ha visto un sacchetto che si muoveva. Ha scoperto pochi istanti dopo che a muoversi, dentro al sacchetto, erano dei cagnolini che avevano appena pochi giorni di vita.

I dettagli del ritrovamento li racconta a Il Tirreno lo stesso Becci: «Ero andato a fare una passeggiata e avevo trovato degli asparagi. A un certo punto, invece di tenerli in mano, ho deciso di portarli alla macchina. Così, mentre camminavo, ho sentito dei guaiti. All’inizio – aggiunge – mi sembravano dei miagolii e non riuscivo a distinguere da dove arrivassero. Poi ho capito che provenivano da dentro il fosso. Il punto esatto era difficile da capire perché c’era l’eco del fosso stesso».

Becci ha cercato di seguire le “voci”, poi «mi sono abbassato e ho visto qualcosa che si muoveva. Ho visto che si trattava di un sacchetto. L’ho preso in mano, era annodato. Dentro c’erano dei cagnolini. Ho subito aperto il sacchetto perché c’era il rischio che morissero soffocati. Mi sono accorto subito – purtroppo – che uno dei quattro cuccioli non ce l’aveva fatta».

Il sacchetto era stato legato con un nodo. Segno che chi li ha lasciati non voleva che i piccoli avessero una possibilità di salvezza: se non fosse passato Becci sarebbero morti soffocati prima ancora che di stenti.

L’uomo o la donna che li ha serrati dentro al sacchetto non voleva che avessero una possibilità di salvezza altrimenti non avrebbe annodato il sacchetto. «Li ho presi e portati a casa: due cuccioli neri e due bianchi e neri. Piccolissimi, avevano ancora gli occhi chiusi, segno che hanno pochi giorni», continua Becci, che poi conferma: «Chi li aveva buttati nel Camerone li aveva proprio lanciati con l’intenzione di farli morire. Forse il cagnolino morto ha perso la vita proprio quando il sacchetto, lanciato, ha colpito per terra».

Becci li ha portati a casa e, non potendoli tenere, ha iniziato a cercare qualcuno che potesse prendersi cura di loro. Un’operazione che ha riscosso un successo immediato. «Li ho già dati tutti in adozione – dice con soddisfazione – chi li ha abbandonati in questo modo non merita di tenere nessun animale».

Adesso i tre cuccioli rimasti senza i genitori a causa della cattiveria dell’uomo hanno ciascuno una nuova casa, dove potranno essere amati e coccolati.

E Becci, il loro salvatore, infine, preventivamente dice «grazie a chi si prenderà cura di loro».
 

Primo piano
Le celebrazioni

25 Aprile, Francesco Guccini: «Con Meloni tira una brutta aria ma sorge una nuova Resistenza» – Video

di Mario Neri