Il Tirreno

Grosseto

La tragedia

Scontro tra barche all’Argentario, un morto. Un robot per cercare l’insegnante dispersa. La prima ipotesi sulla dinamica


	La barca a vela colpita e nel riquadro la vittima e la donna dispersa
La barca a vela colpita e nel riquadro la vittima e la donna dispersa

Lo yacht, con a bordo 4 danesi, forse navigava con il pilota automatico inserito quando si è schiantato contro la barca a vela. La vittima è un ricercatore universitario in pensione. Le ricerche avanti anche nella notte

24 luglio 2022
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PORTO ERCOLE. Potrebbe essere stato il pilota automatico inserito sullo yacht a causare lo scontro in mare avvenuto nel pomeriggio di sabato all'Argentario, nel canale tra il Monte Argentario e l'Isola del Giglio, costato la vita a Andrea Giorgio Coen, 59 anni di Roma, mentre è ancora ufficialmente dispersa Anna Claudia Cartoni, insegnante romana di 60 anni.

Naufragio, omicidio colposo e lesioni sono i reati ipotizzati dalla procura di Grosseto che coordina le indagini: secondo gli investigatori e gli inquirenti l'ipotesi più probabile è proprio che il potente motoscafo, con a bordo quattro cittadini danesi, stesse navigando con il pilota automatico inserito e sarebbe finito a forte velocità contro la barca a vela, lunga 14 metri, sulla quale c'erano sei persone, tutte residenti a Roma.

Le indagini, affidate al pm di turno Valeria Lazzarini, sono condotte dalla guardia costiera ed una delle prime cose che bisognerà accertare è la velocità alla quale procedeva lo yacht: proprio le ordinanze della Capitaneria di Porto stabiliscono che a distanza di un km dalle spiagge o di 500 metri dalle coste rocciose, la velocità massima non debba superare i 10 nodi.

I quattro danesi sarebbero stati ascoltati questa mattina dalla guardia costiera a Porto Santo Stefano, ma importanti saranno anche le testimonianze di chi era a bordo della 'Vahinè', la barca a vela che era partita dal porto di Riva di Traiano, a pochi chilometri da Civitavecchia. A partire da quella di Fernando Manzo, il sessantunenne marito di Anna Claudia Cartoni che, secondo le prime ricostruzioni, si trovava al timone della barca e dunque vicino al punto d'impatto. Ha visto la moglie scomparire nell'acqua. "E' affogata sotto i miei occhi, non sono riuscito a salvarla" ha detto disperato ai soccorritori in ospedale.

Secondo quanto appreso, i danesi erano stati a Giannutri e dovevano rientrare all'isola d'Elba. Lo yacht, che procedeva a forte velocità, sarebbe praticamente passato sopra la barca a vela, travolgendolo l'imbarcazione. Entrambi i relitti sono stata portati a Porte Ercole (Grosseto) e posti sotto sequestro a disposizione dell'autorità giudiziaria. Una volta recuperata, la salma di Coen è stata portata al vicino ospedale di Orbetello (Grosseto), mentre non è ancora stato ritrovato il corpo della donna, anche perché in quella zona di mare, profondo molte decine di metri, sono presenti diverse correnti che potrebbero averlo spostato in un altro punto.

Le ricerche, sottolinea la Guardia Costiera, proseguiranno per tutta la notte e nelle operazioni potrebbe essere impegnato anche un robot subacqueo in grado di scendere fino a 150 metri di profondità. Coen, originario di Biella ma residente a Roma, si trovava a bordo del mezzo a vela assieme ad Anna Claudia Cartoni, insegnate di ginnastica da anni impegnata nell'assistenza ai bambini disabili, e altri amici quando sono stati travolti dall'imbarcazione a motore con a bordo i turisti danesi. Un impatto violentissimo che ha, di fatto, spezzato in due il natante sul quale viaggiavano i sei.

All'ospedale di Orbetello, secondo quanto spiegato dall'Asl Toscana sud est, sono state prese in cura dal pronto soccorso due donne rimaste ferite nell'incidente, che sono state poi dimesse ieri in tarda serata. Sempre nello stesso nosocomio è in osservazione breve un altro ferito, che potrebbe essere ricoverato. Mentre un altro uomo è stato invece portato all'ospedale di Grosseto. 

IL BILANCIO 

- La salma di Andrea Giorgio Coen, originario di Biella ma residente a Roma, è stata portata all'ospedale di Orbetello ed è a disposizione dell’Autorità giudiziaria. L’uomo, 59 anni, era ricercatore universitario in pensione. Era appassionato di atletica e correva la maratona. Attualmente era direttore di una galleria d'arte, specializzata in arazzi e tappeti antichi, in via Margutta, nel cuore del centro storico della Capitale. 

- Manca ancora all’appello il corpo di Anna Claudia Cartoni, 61 enne romana, insegnante di ginnastica artistica e attivista per le malattie rare: la donna è sparita tra le onde durante l’incidente. Il marito, l'imprenditore Fernando Manzo, era al timone della barca a vela e si trova adesso all’ospedale di Orbetello dove verrà ricoverato.

- Al pronto soccorso dell’ospedale maremmano sono state prese in cura anche due donne ferite nell'incidente, che sono state poi dimesse in tarda serata. 

- Un altro uomo è stato invece portato all'ospedale di Grosseto. Lo ha reso noto il direttore della Rete ospedaliera dell'Asl Toscana sud est Massimo Forti illustrando un bollettino medico sui ricoveri per l'incidente in mare.

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