Il Tirreno

Grosseto

lo spazio all’ex ilva 

Il campo di basket voluto dai ragazzi che ricorda i vecchi disegni della ghisa

Giulia Sili

I giovani della città, le associazioni sportive e uno studio di architettura: ecco i protagonisti della rinascita

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Giulia Sili

FOLLONICA. Quello del campo pubblico di basket all’interno dell’ex Ilva è un progetto nato dall’ascolto e dalla collaborazione di chi quello spazio lo vive giornalmente: i ragazzi e le ragazze di Follonica. Il lavoro appena terminato è frutto di uno studio nato da tante influenze diverse, raccolte e poi confluite nel progetto pensato dallo studio di architettura Ecòl, che per quell’area ha escogitato un vero e proprio intervento di arte urbana.

Giovanissimi ma già pluripremiati per interventi simili, gli architetti di Ecòl hanno infatti voluto dare continuità alla vocazione artistica dell’area ex Ilva, che già ospita i lavori realizzati da street artist noti, come Ache77, ExitEnter e Zed1. Il progetto è nato nel 2019 e ha visto la sua effettiva conclusione solo oggi a causa delle restrizioni e degli impedimenti dovuti alla pandemia. Tante le realtà coinvolte: la cooperativa sociale Arcobaleno insieme all’assessorato alla cultura del Comune di Follonica, le associazioni Textus, Fonderia3 e A testa alta, coordinate dal Cantiere Cultura Follonica. Proprio il Cantiere Cultura ha presentato il progetto “La Fabbrica della città” per il bando Toscanaincontemporanea 2019 della Regione Toscana, risultando poi vincitore e trovando quindi le risorse per poter realizzare l’opera. Fondamentale è stato l’ascolto dei giovani che frequentano quell’area: i ragazzi hanno espresso all’amministrazione il bisogno di riattivare quegli spazi, fino a quel momento sottoutilizzati.

Gli architetti dello studio hanno quindi condotto un percorso con la collaborazione di Arcobaleno e delle associazioni che hanno coinvolto direttamente sia i giovani dell’associazione sportiva Follonica Basket che quelli del centro di aggregazione Spazio Ragazzi. Il lavoro prende il titolo “Ornamenta”: un omaggio al disegno ornamentale dei manufatti in ghisa prodotti dalla vecchia fonderia dell’Ilva ma anche alle forme di vita sottomarina. Lo scheletro di un riccio di mare e le rostre presenti nella collezione del Magma hanno ispirato e dato forma al disegno geometrico pensato da Ecòl. Il disegno, di non facile realizzazione, è stato eseguito con vernici usualmente utilizzate per la segnaletica stradale. L’obiettivo dell’intervento, oltre a poter recuperare uno spazio di gioco, inteso come spazio pubblico dedicato all’incontro e all’aggregazione giovanile, è stato quello di rileggere quella porzione di area, di analizzarne il quadro storico e la situazione attuale, al fine di renderla di nuovo frequentata. L’amministrazione ha poi contribuito al progetto con l’acquisto dei canestri tramite i fondi delle farmacie comunali. La modalità di recupero, particolarmente originale e innovativa, è stata resa possibile anche grazie alla sezione Vab e alla cooperativa Melograno. L’appuntamento è all’inaugurazione del campo da basket, che sarà organizzata appena l’emergenza sanitaria lo permetterà. —

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