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Con Palladino arriva anche Bianchi. Sarà il preparatore dei portieri

di Francesco Gensini
Con Palladino arriva anche Bianchi. Sarà il preparatore dei portieri<br type="_moz" />

Valentin Carboni e Andrea Colpani sono nelle grazie del nuovo tecnico

06 giugno 2024
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FIRENZE. La Fiorentina riparte dalla lettera di Commisso e dalla conferenza stampa di Ferrari e Pradè, con dentro l’annuncio (e parole) di Palladino, per quelli che saranno i piani di rafforzamento della squadra facendo leva sugli errori (soprattutto) commessi nella scorsa stagione e in particolare al mercato di gennaio, ma anche sulle cose positive da portarsi dietro nella nuova e, di conseguenza, da migliorare. Che ovviamente ci sono state. Si riparte per forza da un martedì 4 giugno che potrebbe rimanere nella storia almeno recente del club viola, anzi “deve” rimanere, perché se così fosse diventerebbe quasi automatico ritrovare la Fiorentina protagonista da agosto in avanti: significherebbe aver indovinato l’allenatore e gli acquisti, le conferme e le cessioni, o meglio come insegna sempre chi ha saputo ottenere risultati nel calcio con competenza e professionalità, significherebbe aver sbagliato meno degli altri. Pradè, presto affiancato da Roberto Goretti nuovo direttore tecnico, ci proverà condividendo le scelte con Palladino e con Ferrari, avendo la sponda (economica) indispensabile del presidente Commisso. Anno zero forse no per la Fiorentina, però tra la fine del triennio di Italiano e un ricambio tecnico non solo in panchina, gli assomiglia molto. E difatti sono ore piene queste al Viola Park. Intanto, si va formando lo staff che accompagnerà Palladino in queste due stagioni a Firenze, sperando che ce ne sia una terza (opzionale) a dare un senso qualitativo e di risultati alle prime due: il nuovo preparatore dei portieri è Giorgio Bianchi, 48 anni, Cremonese in Serie B il punto più alto di una carriera (da portiere chiaramente) spesa quasi tutta in Serie C. Arriva portandosi dietro le esperienze con il Sassuolo di De Zerbi, con lo Shakhtar Donetsk e più di recente con il Paok Salonicco. L’ha voluto Palladino, naturalmente, presente anche ieri al centro sportivo (l’allenatore di Mugnano) per indicare e suggerire, aggiungere impressioni personali a quelle che vengono dai dirigenti viola: idee sommate a idee con lo scopo di costruire un gruppo competitivo. Non a caso, due nomi che girano da subito intorno alla Fiorentina sono quelli di Valentin Carboni e Andrea Colpani, entrambi valorizzati dallo stesso Palladino nella formazione biancorossa: costo (venticinque milioni per l’argentino classe 2005 di proprietà-Inter) e concorrenza per il trequartista dai piedi buoni, le montagne da scalare per arrivare in cima alla trattativa. Che ancora non c’è, come non c’è quella per il centravanti, perché i programmi sono in fase embrionale verso la loro stesura definitiva, ma la ricerca di una punta sarà comunque obbligatoriamente una priorità per compensare il deficit che ha penalizzato non poco la Fiorentina dalla partenza di Vlahovic (gennaio 2022) ad oggi, e specie nell’annata appena chiusa, tanto che viene da pensare dove sarebbe potuta arrivare in classifica la squadra viola se avesse avuto un attaccante di riferimento da 15 gol, invece dei tre a testa sia di Nzola che di Belotti (due nell’ultima partita ininfluente a Bergamo). E tutte le idee adesso vanno seguite: da Arnautovic dell’Inter (idea vecchia, questa, che alla Fiorentina di rado torna di moda) a Pinamonti del Sassuolo, da Krstovic del Lecce a Retegui del Genoa in una scala di gradimento e di fattibilità che si aggiornerà di nomi e indizi nei giorni a venire. Giorni che saranno utili anche per conoscere il futuro di chi come Bonaventura, Castrovilli e Duncan ha portato in fondo il contratto con il club di Commisso: visto che la Fiorentina non ha esercitato l’opzione del rinnovo annuale nei confronti del ghanese come ha fatto per Kouamé e visto che Bonaventura a sua volta non ha raggiunto le presenze necessarie a far scattare la stagione supplementare in viola, e farlo ora in una trattativa presenta più ostacoli, chissà che le porte del Viola Park da luglio non tornino ad aprirsi per il centrocampista pugliese.

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