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Viola, la settima meraviglia

di Francesca Bandinelli
Viola, la settima meraviglia

La Fiorentina spreca, ma trova il successo numero 7 in Europa con Barak e fa il record Castrovilli si ferma sulla traversa: la qualificazione si decide in Turchia. Senza Biraghi

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FIRENZE. Prima del fischio d’inizio, Vincenzo Italiano lo aveva detto convinto: «Non so se il Sivasspor sarà in grado di limitarci, ma noi siamo pronti». Aveva ragione, perché la sua Fiorentina è scesa in campo con un solo obiettivo, gettare le basi per un passaggio del turno anticipato, dritta verso i quarti di finale di Conference League. La strada imboccata è quella giusta, a maggior ragione dopo il gol partita realizzato da Antonin Barak, subentrato nella ripresa, ma per chiudere i conti servono ancora 90 minuti di sofferenza, magari pure con un pizzico di precisione balistica in più. Perché Jovic fallisce due volte l’occasione col gol, prima con Vural tempestivo nell’intercettare lo “scavino”, su invenzione di Gonzalez, e poi con Goutas che, letteralmente di viso, cancella una ghiotta opportunità per i viola. Bonaventura, su imbeccata in verticale di Ikoné, prova il pallonetto, ma prima la deviazione del portiere dei turchi e poi Paluli spazzano via il pericolo. Castrovilli, di nuovo in campo dall’inizio 327 giorni dopo l’ultima volta, su cross di Nico Gonzalez, di tacco, fa i conti con la maledizione del legno (l’ennesimo centrato dai viola in questa stagione).

Il Sivasspor, primo nel proprio girone di Conference, nei primi 45 minuti di gioco, si fa vedere dalle parti di Terracciano, appena una volta. È Caicedo a tentare la conclusione, ma l’intervento sicuro del numero 1 viola prima e la bandierina dell’assistente di gara neutralizzano due volte l’offensiva. Forse, è proprio l’atteggiamento offensivo dei turchi nella ripresa a dare alla gara quel pizzico di “pepe” necessario alla squadra di casa. Sì, perché Italiano è in questo momento che mette in campo l’artiglieria pesante, con due centravanti (Jovic e Cabral), due esterni offensivi (Gonzalez prima e Kouame poi, con Sottil) e pure Barak che, dieci minuti dopo il suo ingresso in campo, mette a segno la sua quarta rete in 7 gare di Conference giocate e permette ai viola di conquistare il successo numero 7 in campo internazionale, mettendo insieme un vero e proprio record. È vero Charisis, sfiora il pari, con Igor bravo a spazzare via il pericolo, ma è sempre la Fiorentina a peccare in precisioni, non trovando la rete del raddoppio, con Cabral, che sbaglia la rete da pochi passi su cross basso millimetrico di Kouame, e poi con Mandragora, messo in moto da Sottil, la cui conclusione finisce sull’esterno della rete. La nota stonata è, piuttosto, la gestione dei cartellini da parte del direttore di gara, l’albanese Jorgji. Prima sventola il giallo sotto il naso di Biraghi per perdita di tempo: diffidato, salterà la sfida di ritorno tra una settimana. Con Terzic out per infortunio questa è certamente la notizia peggiore. Poi, dopo un iniziale tentennamento, invece, mostra il colore giusto a Gradel, negli sgoccioli del recupero.

Rocco Commisso, seduto in tribuna, ha salutato così con un sorriso la squadra e Firenze: tornerà in città più o meno tra un mese, in quello che potrebbe essere un momento nevralgico della stagione. Seguirà la sfida di ritorno, tra una settimana, in Turchia, dalla tv, sperando di poter brindare al passaggio del turno dei suoi.

L’appunto di colore riguarda i centocinquanta tifosi del Sivasspor arrivati a Firenze. Sì, perché prima del fischio d’inizio, hanno esposto uno striscione di ringraziamento, rigorosamente in italiano: «Grazie per la solidarietà e il sostegno, Italia». Il riferimento è alla gara di generosità scattata subito dopo il grave terremoto di inizio febbraio che ha colpito Turchia e Siria. Anche la Fiorentina si è messa a disposizione per raccogliere fondi da destinare alla causa umanitaria, non ultimo con la partita virtuale giocata dai viola con l’Adanaspor di Montella, dalla cui vendita di tagliandi sono stati messi insieme fondi per sostenere gli sfollati.  

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