Il team toscano e lo studio sulle due uova di dinosauro: cosa dicono le indagini
Un team del Cnr ha analizzato i campioni provenienti dalla Cina: risalgono al Cretacico Superiore, circa 70-85 milioni di anni fa
SESTO FIORENTINO. Due esemplari di uova di dinosauro sono stati oggetto di uno studio con l’applicazione di tecnologie avanzate, per conoscere il contenuto interno. Le due uova di dinosauro risalgono al Cretacico Superiore, circa 70-85 milioni di anni fa e provengono dalla Cina e le indagini sono state coordinate Andrea Barucci dell’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifac) al Polo scientifico di Sesto Fiorentino con un team multidisciplinare di esperti.
Le uova provengono dalle collezioni didattiche di Progetto Theia di Paolo Conte e Antonella Senese, divulgatori scientifici, che le utilizzano in alcune delle attività divulgative per gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado. Il Museo Gamps, Gruppo Avis Mineralogia e Paleontologia di Scandicci, ha contribuito con i suoi ricercatori Simone Casati e Andrea Di Cencio. «Queste indagini ci hanno permesso di tratteggiare la storia di queste uova – afferma Paolo Conte – poiché al loro interno sono presenti frammenti di parti del guscio, ciò significa che le uova si sono parzialmente rotte nel momento in cui una colata di fango ha travolto i rispettivi nidi di deposizione. Così pezzi del guscio sono precipitati, insieme al fango, nelle parti occupate dall’albume e dal tuorlo. La mancanza di fossili embrionali ci dice che le uova erano state deposte solo da pochissimo tempo e che l’evento che ha portato al loro seppellimento è avvenuto prima che si sviluppassero forme embrionali».
Per le ricerche è stata impiegata un’ampia gamma di metodologie avanzate tra cui anche una micro-tomografia computerizzata, una tomografia computerizzata e spettroscopie ottiche. Gli esperiti hanno cercato di indagare le microstrutture interne e le caratteristiche superficiali delle uova fossili che provengono da distinte aree geografiche della Cina e appartengono a due famiglie di dinosauri diversi: probabilmente un Oviraptoroide e un Terizinosauro (o un Adrosauro). «Sapevamo già in partenza che trovare un embrione di dinosauro sarebbe stata un’eventualità estremamente rara – dice Barucci – Il nostro obiettivo primario era indagare come le nuove tecnologie di imaging possano fornire indizi senza precedenti su questi campioni unici».