Il mondo della ricerca archeologica in lutto: è scomparso il professor Adriano Maggiani
Etruscologo di fama internazionale si è spento venerdì a Firenze all’età di 82 anni
FIRENZE. Il mondo dell’archeologia e dell’etruscologia piange la perdita di Adriano Maggiani, morto venerdì 30 maggio a Firenze all’età di 82 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici, di cui era vicepresidente dal 2017.
Archeologo di fama internazionale e professore ordinario all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Maggiani lascia un’eredità scientifica di enorme valore, frutto di una vita dedicata allo studio delle antichità italiche e in particolare della civiltà etrusca. Tra i suoi contributi scientifici più rilevanti, spiccano gli studi sulla Tabula Cortonensis, un’importante iscrizione etrusca, e sulle iscrizioni e nomi divini sul cosiddetto fegato di Piacenza, reperto che offre una chiave di lettura della religione etrusca. Maggiani ha inoltre collaborato alla stesura di volumi fondamentali come il Corpus Inscriptionum Etruscarum e al Thesaurus Cultus et Rituum Antiquorum, opera di riferimento sui culti e riti dell’antichità. Nato a La Spezia nel 1943, Maggiani si laureò in archeologia all’Università di Pisa con il grande etruscologo Mauro Cristofani, perfezionandosi poi alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, istituzione prestigiosa che gli permise di acquisire solide competenze nella ricerca sul campo e negli studi classici. Nel 1975 entrò nella Soprintendenza archeologica della Toscana come funzionario, iniziando un percorso che lo avrebbe portato a guidare, dal 1998 al 2002, l’Istituto per l’archeologia etrusco-italica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nel 1990 venne chiamato a ricoprire la cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche all’Università di Venezia.
Maggiani ha condotto scavi e ricerche in numerose aree archeologiche italiane, tra cui la Toscana, il Lazio e la Calabria, e all’estero, in Turchia. Le sue indagini si sono concentrate soprattutto su aspetti cruciali della cultura funeraria, dell’architettura, della scultura e della religione etrusca. Ha inoltre studiato la cultura e l’arte preromana dei Liguri e dei Veneti, ampliando così il panorama della conoscenza delle antiche popolazioni italiche. Maggiani lascia la compagna, Simona Rafanelli, direttrice del Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, frazione del comune di Castiglione della Pescaia, dove sorgeva una delle più influenti città della civiltà etrusca.
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