Il Tirreno

Firenze

Fuga di gas, la maxi perdita costerà 80mila euro alle ditte

di Valentina Tisi

Toscana Energia: «Avevamo fornito la cartografia, il tubo era scoperto. In questo modo sono andati persi almeno 200mila metri cubi di metano»

31 ottobre 2023
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FIRENZE. Oltre 200mila metri cubi di gas andato perso: questa la stima, al ribasso, del metano sprecato a causa dell’incidente avvenuto la scorsa settimana in piazza della Libertà. Calcolando un prezzo del gas ad oggi stimato da Arera sugli 0,40 euro al metro cubo si arriva a una cifra che si aggira almeno attorno agli 80mila euro di materia prima. È questo uno degli aspetti che emergono a una settimana di distanza dalla rottura del tubo, avvenuta durante i lavori per la tramvia, che ha paralizzato la città. Un incidente su cui sono ancora in corso indagini, sia per quanto riguarda la dinamica che la conta dei danni, e che è stato al centro dell’incontro avvenuto ieri tra il Comune di Firenze e Toscana Energia. A fare il punto sullo stato dell’arte è il responsabile della distribuzione di Toscana Energia, l’ingegner Marcello Rubino.

Qual è il primo aspetto da chiarire?

«La prima cosa che abbiamo chiesto al Comune è che faccia una richiesta alla ditta per definire l’accaduto. Sono andati persi almeno 200mila metri cubi di gas. La cartografia era stata fornita, c’era stato un sopralluogo, il tubo era stato tracciato ed era scoperto per 2 metri, quindi visibile. È un tubo di acciaio spessurato, non si rompe facilmente. Hanno usato un escavatore con un utensile che serve per sbriciolare l’acciaio e dato numerosi colpi. Non era un tubo da riparare, anche a tramvia realizzata, sarebbe rimasto lì. Abbiamo lavorato sulla perdita con circa una ventina di persone fino alle 6 di mattina, con la collaborazione della polizia municipale».

Ingegner Rubino, si verificano spesso incidenti simili?

«Il problema della rottura dei tubi causato da terzi è qualcosa con cui dobbiamo fare i conti. Lo scorso anno sono state 31 solo a Firenze le perforazioni alla nostra rete di distribuzione gas da lavori di scavo, e nel corso del 2023 sono già state 17. Sono incidenti che creano disagi dovuti in molti casi all’interruzione del servizio di distribuzione del gas, cosa che nel caso di piazza della Libertà siamo riusciti ad evitare, attivando altri impianti. Occorre che le aziende che eseguono i lavori adottino tutte le misure per evitare simili accadimenti». 

Da parte vostra quali gli strumenti messi in campo per evitare che ciò accada?

«Abbiamo realizzato una campagna di sensibilizzazione per informare le società che siamo disponibili a offrire gratis il servizio di tracciatura delle condotte del gas interrate, anche andando sul posto. In un anno abbiamo avuto quasi 1200 richieste in Toscana e più di 100 a Firenze. Il nostro sistema Sitgas punta all’integrazione delle banche dati della rete del gas metano, con quelle della gestione dei lavori».

Gli investimenti sul fronte tecnologico a quanto ammontano?

«Nel 2022 gli investimenti tecnici sulla rete sono stati pari a 60,5 milioni di euro, di cui 13 sulla digitalizzazione. Ogni anno ispezioniamo 8mila Km di rete in più di 100 Comuni con la nuova metodologia Crds. Si tratta di un software di ultima generazione montato su automezzi che viaggiano la notte e consente il rilevamento di eventuali dispersioni con una sensibilità mille volte superiore ai metodi tradizionali».

Quali i numeri che fotografano la situazione di Firenze?

«La lunghezza della nostra rete su Firenze è di 872 Km. A Firenze vengono erogati almeno 200 milioni di metri cubi di gas all’anno. Dal 2012 abbiamo sostituito in questo Comune 102 Km di condotte per un investimento di circa 35 milioni».

I prossimi obiettivi quali saranno?

«A fine 2024 avremo completato digitalizzazione di tutta la rete. Potremo gestire da remoto attività e manutenzioni, ma anche decidere come intervenire in casi come quello di piazza della Libertà».

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