Il Tirreno

Firenze

Il caso

Firenze, 200 genitori contro la preside: lettera all’Ufficio scolastico

La sede dell’Ufficio scolastico regionale in via Mannelli
La sede dell’Ufficio scolastico regionale in via Mannelli

I sindacati: «Malumori anche da docenti e personale Ata»

29 ottobre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. Famiglie in rivolta contro la gestione di un istituto comprensivo fiorentino da parte delle dirigente scolastica. Oltre 200 i genitori che hanno inviato una lettera di protesta all’Ufficio scolastico regionale, al Comune e al Quartiere. Nel documento sono contenute rimostranze per il modo di gestire la scuola da parte delle preside, in carica nella struttura dallo scorso anno.

La vicenda è stata resta nota dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals Firenze. «A conferma della situazione – si afferma in un comunicato –, vari docenti e Ata della scuola in questione ci hanno segnalato numerose problematiche riguardo a organizzazione degli orari di lavoro, gestione dei collegi dei docenti, mancanza di risposte alle richieste avanzate». «Purtroppo – proseguono i sindacai – queste informazioni riportano a situazioni già riscontrate in altre scuole precedentemente dirette dalla medesima dirigente. Prendiamo atto che ancora una volta l’Ufficio scolastico non ha saputo prevenire l’insorgere di queste problematiche: ci aspettiamo pertanto che ora agisca prontamente per far sì che il comprensivo possa avere un prosieguo di anno scolastico all’insegna della serenità e dello spirito di collaborazione che l’ha sempre contraddistinto».

«Riteniamo infine importante – aggiungono – che Comune e Quartiere ascoltino l’allarme che arriva da famiglie e lavoratori e contribuiscano alla ricerca di una soluzione per il benessere di tutta la comunità educante dell’istituto». Il nostro giornale ha cercato di contattare telefonicamente la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per chiedere delucidazioni sulla vicenda, senza però riuscire a parlarci.
 

Primo piano
L’omicidio

Uccisa dal marito in albergo, Alfredo e la sua passione per l’esoterismo: nella camera dell’orrore rasoi, forbici e siringhe. «Dovevamo morire insieme»

di Alessandra Vivoli