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Il fermo

Firenze, tentato omicidio al Poggetto: fermato a Genova un 36enne

Firenze, tentato omicidio al Poggetto: fermato a Genova un 36enne

È il presunto aggressore dell'uomo ferito alla gola in via Bardelli

17 settembre 2023
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FIRENZE. C’è un fermo con l’accusa di tentato omicidio per l’aggressione avvenuta venerdì mattina ai danni di un giovane di 28 anni di origine nordafricana accoltellato alla gola e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Careggi di Firenze. La squadra mobile della Questura di Firenze, al termine di un’indagine lampo, dopo una serie di controlli e verifiche incrociate, ha individuato, in Liguria, il presunto autore dell’aggressione avvenuta in via Lorenzo Bardelli, nella zona del Poggetto. Si tratta di un cittadino marocchino di 36 anni, accusato di tentato omicidio.

Da una prima ricostruzione, secondo gli investigatori, l’aggressore per il quale è scattata la misura precautelare, si sarebbe allontanato subito dopo l’aggressione con la vittima dal capoluogo toscano in direzione Genova. Una volta fermato, l’uomo è stato accompagnato dagli agenti in carcere: accertamenti ulteriori sono attualmente in corso. L’aggredito era stato visto arrancare in strada nella tarda mattinata di venerdì, coperto di sangue, mentre stava fuggendo dal suo aggressore. I primi a intervenire erano stati i sanitari del 118, avvisati dai passanti, poi è arrivata la polizia. Da una prima ricostruzione, l’accoltellamento sarebbe avvenuto all’interno di una palazzina occupata, proprio in via Lorenzo Bardelli.

La vittima, che quando è stata soccorsa era in condizioni critiche, non sarebbe stata ancora in grado di riferire quello che è successo. Quel che è certo è che il ventottenne è ricoverato per le ferite di un’arma da taglio: sarebbe stato colpito da almeno un fendente alla gola. In arrivo al pronto soccorso è stato stabilizzato e poi portato in terapia intensiva. In base a quanto si apprende da fonti mediche, le sue condizioni sarebbero state da subito molto serie, ma non sarebbe in pericolo di vita.La palazzina dove è avvenuto l’accoltellamento è occupata abusivamente da una decina di anni, quando vi fecero ingresso alcune persone coordinate dal Movimento di Lotta per la casa.

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