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La tragedia

Va al pronto soccorso per un forte mal di testa, dimesso e trovato morto il giorno dopo: la Procura apre un’inchiesta


	L'uomo era andato in ospedale lamentando un forte mal di testa: è morto poche ore dopo le dimissioni
L'uomo era andato in ospedale lamentando un forte mal di testa: è morto poche ore dopo le dimissioni

Arezzo, la vittima è un uomo di 65 anni deceduto poche ore dopo essere stato visitato e mandato a casa dall’ospedale di Santa Margherita della Fratta. La magistratura ha avviato accertamenti

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AREZZO. Una forte emicrania, un accesso al pronto soccorso, la dimissione con una semplice terapia sintomatica e, poche ore dopo, la morte. È questo il drammatico susseguirsi degli eventi che ha portato la Procura di Arezzo ad aprire un'inchiesta per fare piena luce sul decesso di un uomo di 65 anni, avvenuto nella mattinata del 12 maggio. L'uomo, residente a Camucia di Cortona (Arezzo), si era recato il giorno precedente al pronto soccorso dell'ospedale Santa Margherita della Fratta, in Valdichiana, lamentando un forte mal di testa.

Dopo una visita medica, i sanitari avevano escluso criticità tali da giustificare il ricovero, dimettendolo con una prescrizione di farmaci analgesici. La mattina successiva, però, un amico preoccupato per il mancato contatto ha raggiunto l'abitazione del 65enne in via Gramsci, trovandolo ormai privo di vita sul letto. Immediato l'intervento dei carabinieri e l'avvio degli accertamenti.

Sulla vicenda indaga la Procura, con il pubblico ministero Julia Maggiore. Il primo atto è stato il sequestro della documentazione sanitaria relativa al passaggio in ospedale e la disposizione dell'autopsia, per chiarire le reali cause del decesso. Nel frattempo, un medico risulta iscritto nel registro degli indagati. Si tratterebbe, secondo quanto emerge, di un atto dovuto e di natura tecnica, utile a garantire all'indagato il diritto di nominare un consulente di parte in vista degli esami medico-legali. Al momento, però, non ci sono conferme ufficiali sull'identità del professionista. Le indagini, condotte dai carabinieri sotto la direzione della magistratura aretina, dovranno stabilire se siano state commesse omissioni o errori nella valutazione clinica e se un intervento diverso avrebbe potuto evitare la morte del 65enne.

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