Miramare, ecco i sigilli: va all’asta lo storico albergo di Castiglioncello. Ha ospitato personaggi davvero famosi
La gloriosa struttura messa in liquidazione dal tribunale. Dopo la perizia per stimarne il valore si passerà alla vendita. Cerchiamo di fare ordine su una vicenda molto complessa
CASTIGLIONCELLO. “Vietato l’accesso. Liquidazione giudiziale. Tribunale di Livorno”. Il cartello è spuntato sulla proprietà nei giorni scorsi. Ciò significa che l’hotel Miramare finirà all’asta. Niente lavori nell’immediato. Niente riapertura. Ma sigilli, sopralluoghi e una procedura di vendita all’orizzonte. Finisce così un’epoca iniziata agli albori del Novecento, quando le stanze di quello che era un lussuoso albergo immerso nel verde hanno fatto la storia col nome di Monti. La nota famiglia castiglioncellese ha poi ceduto l’hotel alla Octopus Hospitality Partners, società estera fondata da Rasmus Michau, che aveva annunciato la realizzazione di un progetto di ristrutturazione. Invece (salvo salti in avanti poco probabili) il Miramare sarà venduto all’asta giudiziaria. Ma andiamo con ordine.
La storia
La storia della struttura inizia insieme a Romolo Monti, arrivato a Castiglioncello da Capri con la moglie Gina. Monti ottenne un terreno dal barone Lazzaro Patrone per costruire una struttura ricettiva. E decise di creare un hotel che fosse anche cenacolo di artisti e letterati. Su questa scia, nel 1912, venne inaugurato l’aristocratico Grand hotel Miramare. Tempo dopo – nell’agosto del 1984 – Giovanni Spadolini, amico della famiglia Monti e allora ministro della Difesa, volle ricordare con una targa il quarantennale della sosta di Winston Churchill, che incontrò gli ufficiali alleati proprio qui.
Ospiti illustri
Negli anni più recenti hanno soggiornato al Miramare, tra gli altri, Vittorio Gassman, Margherita Hack, Silvio D’Amico e famiglia, Alberto Sordi, Roberto Castellani, Carlo e Enrico Vanzina, Marcello Mastroianni, Roberto e Isabella Rossellini, Sandro Continenza. Ricordiamo poi che negli anni Sessanta Castiglioncello fu scelta dal regista Dino Risi come set per “Il Sorpasso”. E tutto il cast, tra cui Vittorio Gassman, Catherine Spaak e Jean-Louis Trintignant, soggiornò nel periodo delle riprese al Miramare. La storia, d’altra parte, è stata tramandata anno dopo anno. Per esempio nel 2012 Marco Monti, nipote di Romolo, organizzò un incontro aperto a tutti per ricordare la figura del nonno. E a un certo punto (era il 2015) l’hotel venne riconosciuto come impresa storica. «All’inizio eravamo dieci soci – ha raccontato tempo fa Marco Monti al Tirreno – e la nostra è stata una lunga storia». Poi, nel 2022, la cessione dell’impresa.
Il subentro
E l’annuncio dell’acquirente Rasmus Michau: «A breve partiranno i lavori di ristrutturazione». Fino al parziale dietrofront. «Abbiamo avuto dei problemi finanziari. Per un anno e mezzo ho cercato tenacemente nuovi investitori», dichiarò poco dopo Michau. Ma la cose, a quanto sembra, non sono andate esattamente come preventivato. Perché l’albergo Miramare è attualmente sotto liquidazione giudiziale: una procedura simile e alternativa al fallimento, che è stata aperta al tribunale di Livorno (il numero del registro è scritto sul cartello affisso al cancello dell’hotel). Ecco, dunque, l’apposizione dei sigilli e la nomina di un curatore: il dottor Alessandro Santini, commercialista di Cecina.
Il futuro
A quanto risulta, al centro della procedura di liquidazione giudiziale, c’è la società Albergo Miramare, con socio unico Octopus Hospitality Partners, i cui beni (fondamentalmente l’albergo di Castiglioncello) saranno sottoposti a vendita per reperire le risorse utili a pagare i debiti con i creditori. Prima, però, è necessario che il tecnico (già nominato) rediga la perizia con la stima del valore. Dopodiché lo storico albergo Miramare sarà messo all’asta.
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