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Bambina scomparsa a Firenze, l’ombra del rapimento su Kata. S’indaga per sequestro di persona


	I volantini con la piccola Kate e la madre
I volantini con la piccola Kate e la madre

Sulla telefonata ricevuta da un’amica della madre gli inquirenti pensano più a un mitomane. Il punto sulle indagini: le ricerche e la denuncia della zia. Il padre ha tentato il suicidio in carcere

12 giugno 2023
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FIRENZE. Ancora senza esito le ricerche di Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina di origine peruviana di 5 anni scomparsa nel primo pomeriggio di sabato 10 dall'ex hotel Astor, in via Maragliano, nel quartiere fiorentino di Novoli, nella zona nord della città di Firenze. Nel corso della notte oltre alle forze dell'ordine si sono aggiunti i volontari coordinati dalla Protezione civile e le ricerche sono state nuovamente estese all'argine del torrente Mugnone. Nei pressi dell'ex hotel molti peruviani fino a tarda notte hanno manifestato in segno di solidarietà con la madre di Kata, come la conoscono tutti. La mamma, disperata, ha confermato quanto già detto ieri: «Ho fatto un nome alla polizia».

La Procura apre un fascicolo

«La Procura ha aperto un fascicolo sulla scomparsa della bambina». Lo annuncia il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, incontrando i giornalisti per fare il punto sulle indagini. Secondo quanto si apprende, inizialmente il fascicolo sarebbe stato aperto per l'ipotesi di reato di abbandono di minore e successivamente sarebbe stato cambiato in sequestro di persona. «Non abbiamo novità rispetto a ieri - aggiunge generale Vitagliano -. È confermata la ricostruzione con la bambina che giocava nel cortile e poi tra le 15 e le 15,15 è stata persa di vista. La madre e altri hanno iniziato a cercarla e poi quando hanno perso la speranza di trovarla, alle 20 sono andati alla stazione dei carabinieri di Santa Maria Novella e mentre presentavano la denuncia immediatamente la Prefettura ha avviato immediatamente il piano persone scomparse».

Il padre ha tentato il suicidio

Il padre di Kata, detenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano per reati contro il patrimonio, ha tentato il suicidio nelle scorse ore dopo avere appreso della scomparsa della figlia. A confermare la notizia fonti vicine all'indagine. Secondo quanto si apprende, l'uomo avrebbe ingerito del detersivo, motivo per il quale nel tardo pomeriggio è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Torregalli, dove è rimasto in osservazione fino a questa mattina per poi essere riaccompagnato nel carcere di Sollicciano.

La telefonata-choc

«Una amica della madre ha ricevuto una telefonata di una persona che diceva che la bambina era con lui. Riteniamo che fosse un mitomane, non ha fornito elementi pratici e non ha detto perché avrebbe fatto il sequestro. Riteniamo che sia una telefonata fallace ma ci stiamo lavorando lo stesso per individuare l'autore». Sono ancora le parole del generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze.

La sparizione

Si usano i condizionali in questa storia che nasce in un cortile incastonato all’interno dell’hotel Astor, uno spazio in cui i bambini, che da un anno chiamano casa l’ex albergo ora occupato, giocano tra loro. Qui Kata è stata vista l’ultima volta prima di sparire nel nulla. Pochi minuti di distrazione e della bambina di 5 anni si sono perse le tracce. Indossava una maglia bianca e dei pantaloni rosa con gli unicorni, i suoi occhi vivaci e il sorriso hanno fatto il giro del web. A dare l’allarme la madre che disperata ha chiesto aiuto a tutta la comunità per ritrovarla. Tra le possibilità anche quella del rapimento: secondo una segnalazione del tardo pomeriggio sarebbe stata rapita, da un uomo e due donne che le avrebbero anche cambiato l’abito. Ora Kata sarebbe vestita di rosso. È certo solo che alle 15 di sabato Kata è stata vista per l’ultima volta. Circa 15 minuti dopo la madre è rientrata dal lavoro e ha iniziato a cercarla ovunque, poi la denuncia e le ricerche in tutto il quartiere di Novoli mentre il tam tam sui social ribatteva a ripetizione la notizia della scomparsa.

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