Europei di calcio 2032, Firenze si candida ad ospitare la manifestazione. Nardella: «Un’altra scommessa da vincere»
L’annuncio del sindaco su Instagram: «Firenze ha lo sport nelle vene»
FIRENZE. «Ho firmato la candidatura di Firenze agli Europei di calcio Italia 2032». Lo ha annunciato sul suo profilo Instagram il sindaco di Firenze, Dario Nardella. «Un'altra scommessa da vincere dopo il Tour de France 2024, il Golden Gala di atletica e gli Atp 250 di tennis - ha aggiunto - Firenze ha lo sport nelle vene!».
Due giorni fa c’era stata l'approvazione della risoluzione a sostegno della candidatura italiana per l'organizzazione degli Europei di calcio 2032 da parte della settima Commissione permanente del Senato. Oltre a Firenze, le città coinvolte nell’organizzazione sono Milano, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari, Genova, Bologna, Torino e Verona. Entro fine mese la Figc dovrà indicare le dieci città scelte tra le undici candidate. Tra settembre e ottobre si saprà se l’Italia ospiterà la manifestazione in cui 24 tra le più prestigiose squadre nazionali di calcio d’Europa si contenderanno il titolo. Il campionato si giocherà tra giugno e luglio 2032.
E’ chiaro che la sfida si lega al restyling dello stadio Franchi. Certo, tecnicamente il Franchi di oggi avrebbe la capienza per far parte di un Europeo 2032 giocato in Italia, ma ci sono alcuni aspetti tecnici e strutturali che potrebbero spingere il comitato organizzatore a preferire altre piazze del calcio italiano. Con la ristrutturazione completata il capoluogo toscano difficilmente potrebbe venir ignorato. Per storia e bellezza, il passaggio a Firenze sembrerebbe obbligato. E in fondo il restyling nel ‘32, a stare al rigido cronoprogramma fissato per le opere finanziate con i fondi Pnrr dalle regole europee, sarà già completato. Per questo il sindaco annuncia la candidatura.
Ma davvero si potrà effettuare la maxi ristrutturazione così come l’ha presentata lo studio Arup, vincitore del bando di progettazione? Oppure il progetto andrà incontro a modifiche consistenti richieste dagli eredi di Nervi che chiedono l’assoluta conservazione del “monumento” inaugurato nel 1931?
Nardella ha ribadito più volte che l’iter per portare a termine i lavori è partito, per ora non ha subito ritardi e anche dalla Soprintendenza generale del ministero, oltre che da quella fiorentina, è arrivato un sostanziale ok ai piani, dunque il nuovo Franchi avrebbe la strada spianata. Ma il sottosegretario Vittorio Sgarbi ha messo in guardia da eventuali ricorsi che la famiglia Nervi potrebbe fare in caso di totale rifiuto delle sue richieste, col rischio di far finire il restyling in una palude di carte bollate.