Empoli, che Popov di vittoria all’esordio col Padova
Il diciottenne ucraino entra al posto dell’infortunato Shpendi e firma una doppietta
EMPOLI. Ci si può divertire anche in Serie B. Questa la sensazione con la quale stasera i tifosi dell’Empoli sono usciti dal Castellani dopo la vittoria degli azzurri per 3-1 sul Padova. Certo, passare dalle sfide con Inter, Napoli o Juve a quella con una neopromossa dalla C è un bel salto, ma il popolo azzurro dovrà sintonizzarsi alla svelta su un altro spettacolo. Non la squadra, perché di quella che è retrocessa lo scorso maggio non è rimasto praticamente nessuno, se non Ebuehi, oggi in panca. Gli altri sono quasi tutti ragazzi di belle speranze. Qualcuno si farà, altri si perderanno, ma intanto si godono una vittoria all’esordio, che fa sempre bene.
L’immagine sui titoli di coda è quella, non a caso, della faccia contenta di un ragazzino, Bogdan Popov (qui la sua storia), maggiorenne da appena quattro mesi, che si è tolto lo sfizio di esordire in Serie B con una doppietta, un gol di rapina e il secondo di testa in tuffo. Ecco, era il 66’ e per un attimo magico un’azione da Serie A si è materializzata di nuovo al Castellani: Elia anticipa un avversario, si fa tutta la fascia destra e mette al centro un pallone al bacio che la testa del baby ucraino mette alle spalle di Fortin. E dire che non doveva nemmeno giocare. E’ entrato nel primo tempo quando Shpendi ha dovuto alzare bandiera bianca per problemi fisici. Ma era stato lo stesso Shpendi a stappare l’incontro al 20’ sfruttando una sponda di Curto su corner di Ignacchiti. Poco prima si era fatto male ma ha stretto i denti e ha avuto ragione. Il vantaggio è durato solo 5 minuti, il tempo per una discesa di Varas e l’assist per Bortolussi, che ha anticipato Obaretin mettendo alle spalle di Fulignati.
Perso Shpendi, Tarantino (in panchina al posto dello squalificato Pagliuca) ha sganciato l’attaccante di riserva e l’ucraino ci ha messo poco per ambientarsi. Al 41’ altro angolo di Ignacchiti, altra sponda stavolta di Lovato e destro di Popov a sfondare la rete.
Il secondo tempo ha detto meno, se non un rosso diretto rimediato da Fusi e tolto dal Var e un rigore in movimento fallito da Yepes su assist di Ignacchiti, fino alla perla di Popov in volo d’angelo su quella palla che chiedeva di essere spinta in porta.
I tifosi del Padova, arrivati in massa con l’entusiasmo della neopromossa, l’hanno anche buttata in politica urlando “Rossi di merda” a una tifoseria empolese che non ha raccolto, mentre gli azzurri, nonostante l’età media molto bassa, dimostravano una certa maturità tentando (e spesso riuscendoci) di abbassare il ritmo per sfruttare le ripartenze, fino al settimo minuto di recupero, quando hanno potuto festeggiare sotto la Maratona. Il Padova alla fine non ha demeritato, anche se ha peccato nell’ultimo passaggio ed è visibilmente calato nella ripresa. La conferma che l’Empoli è atteso da un campionato molto duro, ma questo si sapeva. Intanto forse è nata una stella.