Terrore al pronto soccorso di Massa: paziente psichiatrico disarma guardia giurata e minaccia con la pistola 20 persone
Intervenuta in maniera decisiva un’altra guardia giurata che si trovava in pronto soccorso come paziente: sul posto le forze dell’ordine
MASSA. Minuti davvero di paura all’ospedale delle Apuane di Massa nella notte tra il 24 e il 25 agosto. L’Asl Toscana nord ovest, infatti, con una nota, comunica di aver denunciato all’Autorità giudiziaria l’episodio avvenuto intorno alle 2 di stanotte.
Cosa è successo
Secondo la ricostruzione effettuata dal personale sanitario, un paziente «psichiatrico» di 34 anni, sottoposto a visita all’interno della struttura ospedaliera, nella zona fra il triage pedonale e la sala di attesa numero 1, è riuscito a estrarre dalla fondina di una guardia giurata la pistola d’ordinanza, con la quale ha iniziato a minacciare i circa 20 utenti in quel momento presenti.
Gli operatori sanitari hanno provveduto in tempi rapidi a mettere in sicurezza i pazienti e loro stessi in luoghi sicuri vicino a loro e hanno subito chiamato le forze dell’ordine. Nel frattempo, un’altra guardia giurata che si trovava in Pronto soccorso come paziente, unitamente alla guardia cui era stata sottratta l’arma, hanno provveduto a neutralizzare il paziente.
Sono quindi giunte in pronto soccorso anche le forze dell’ordine chiamate dal personale. Dopo il colloquio con la polizia e uno psichiatra e la perquisizione, il paziente è stato accompagnato nella sede del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC).
«Sono stati momenti di grande concitazione e di paura sia per gli utenti che per i nostri operatori – spiega il direttore dell’ospedale “Apuane” Giuliano Biselli – e siamo ovviamente dispiaciuti per l’accaduto, nei confronti di tutte le persone che si sono trovate in questa situazione. Nel contempo ringrazio di cuore il personale presente nella notte in Pronto soccorso per la prontezza dimostrata nel mettere in sicurezza in particolare gli utenti, di fronte a una minaccia reale».
E aggiunge: «Verrà avviata una valutazione interna sull’episodio e si chiederà riscontro formale alla società che gestisce la vigilanza privata, pur ringraziando le due guardie giurate che, dopo che l’uomo si era impossessato dell’arma e quindi in una situazione di grande pericolo, sono riusciti a neutralizzare il paziente. Esprimo anche gratitudine alle forze dell’ordine, che sono intervenute in maniera tempestiva ed adeguata alle circostanze».