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Gioie e promozioni in cadetteria Ora Gemmi è pronto al gran salto

Gioie e promozioni in cadetteria Ora Gemmi è pronto al gran salto

Empoli Il nuovo direttore sportivo azzurro è alla prima esperienza in massima serie Al Pisa il suo exploit: con i nerazzurri ha ottenuto la Serie B dopo aver vinto i playoff

08 giugno 2024
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EMPOLI. C’è molta curiosità, e non potrebbe essere diversamente, intorno alla figura del nuovo direttore sportivo chiamato nel non facile compito di sostituire Pietro Accardi. Roberto Gemmi, nato a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, l’1 gennaio 1975, una laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione, porta con sé varie significative esperienze sportive da “dietro la scrivania” e vuole farsi strada, debuttando di fatto in A, categoria mai conosciuta prima, né da calciatore né da dirigente. Il suo curriculum, per un esordiente, è davvero niente male. Dopo una breve esperienza come scoutman al Palermo gli ultimi sei mesi del 2011 trascorre tre anni a Verona: prima come responsabile del settore giovanile, poi come capo scouting, incarico proseguito nel 2015 a Carpi. La carriera da direttore sportivo comincia all’Arezzo nella stagione 2016-2017. Con gli amaranto, allenati da Stefano Sottili, gioca i playoff di Serie C dopo essere arrivato quarto in classifica in regular season. Il trend positivo prosegue nell’esperienza successiva, sicuramente la più significativa fino a questo momento per il ds napoletano: arrivato a Pisa, aiuta i nerazzurri ad ottenere la promozione in Serie B dopo aver vinto i playoff. Rimane sotto la Torre per altre due stagioni, lasciando la barca pisana prima della storica stagione 2021-2022, quella che culminerà con la finale playoff per salire in Serie A, persa in finale dalla squadra di D’Angelo col Monza. La bussola di Gemmi si sposta al nord e precisamente a Brescia, ma l’avventura con le Rondinelle neanche comincia visto che dopo poche settimane (siamo nell’estate 2021) Gemmi annuncia a sorpresa le dimissioni «per motivi personali». Nel giugno del 2022 approda al Cosenza, sua ultima società con cui rimane legato per due stagioni. Con i calabresi ottiene nella passata stagione una salvezza in cadetteria proprio ai playout contro il Brescia. Arriviamo quindi al campionato appena concluso: la società del presidente Eugenio Guarascio era partita con i propositi di conquistarsi una posizione di vertice, ma i piani non vanno come da previsione e i Lupi devono accontentarsi del nono posto finale che li esclude dai play off per la A. In attacco il Cosenza quest’anno vantava Gennaro Tutino, che ha segnato nel corso del campionato ben venti reti, un record assoluto per un giocatore del Cosenza in B. Gemmi, strappato in extremis alla concorrenza del Bari, è di fatto alla sua prima esperienza in A, porterà probabilmente con sé il suo collaboratore Armando Perna ed è pronto a tuffarsi in una nuova sfida.

Non male i suoi trascorsi da calciatore: di ruolo regista di centrocampo, piedi buoni e ottime capacità balistiche sui calci di punizione, cresce nel vivaio del Perugia e gira praticamente tutto lo Stivale militando in varie formazioni di Serie C e Serie D: veste le maglie di Taranto, Aglianese, Lecco e Pistoiese, dove nel 2000 debutterà in Serie B. Con l’Olandesina i suoi compagni di squadra sono Aglietti, Baiano e Allegri. Seguono poi le esperienze a Teramo, Poggibonsi, Montevarchi, Ragusa e Alessandria. Nel 2007 approda alla Tritium di Devis Mangia, dove avrà come compagno di squadra Dionisi. Fanfulla e Vogherese saranno le sue ultime destinazioni come calciatore, poi il passaggio dietro la scrivania. Adesso lo attende una nuova avventura. Una bella scommessa per il presidente Fabrizio Corsi che ha investito su di lui per rimpiazzare Accardi. In città a questo punto si aspettano i primi colpi di mercato.

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