Per l’orgoglio e contro ogni tabù: per l’Empoli c’è lo stress test Milan
Dopo il successo col Bologna, l’asticella si alza contro i campioni d’Italia
EMPOLI. Finalmente si torna a parlare di campionato, e il rientro non può essere che scoppiettante. Dopo due settimane di pausa per le nazionali, al Castellani arriva il Milan Campione d’Italia. Una partita che se allo stato attuale è sicuramente molto difficile, anche storicamente è sempre stata particolarmente ostica.
È la Lega Calcio a mostrare questa particolarità statistica: su ventitre squadre che l’Empoli ha affrontato in Serie A per più di tre volte in casa, i rossoneri sono gli unici avversari che non sono mai usciti sconfitti dal Castellani. Per la precisione lo score del Diavolo è di sette pareggi e sette vittorie. Le quattro vittorie azzurre vanno trovate o in trasferta, l’ultima il 23 aprile 2017, oppure in altre competizioni: l’unico successo casalingo dell’Empoli è datato 1985, negli ottavi di finale di Coppa Italia. Senza considerare che il Milan ha vinto gli ultimi tre precedenti ed è rimasto imbattuto in dieci degli ultimi undici incontri.
I rossoneri sono da considerare una vera e propria bestia nera per l’Empoli. La squadra di Zanetti però non arriverà a vestire i panni della vittima sacrificale. Non l’ha fatto con la Roma di Mourinho, e non si sottometterà neanche ai Campioni d’Italia di Pioli. Anzi, saranno molte e forti le motivazioni che porteranno gli azzurri a dare tutto per cercare di strappare un risultato positivo. Innanzitutto il colpo d’occhio del Castellani sarà quello delle grandi occasioni: se è vero che sono previsti tanti tifosi milanisti, la maggioranza dello stadio sarà comunque a favore dell’Empoli in una serata speciale che i calciatori ricorderanno per molto tempo. Poi c’è da considerare il periodo di forma della squadra. Finalmente l’Empoli ha vinto la sua prima partita di campionato, proprio l’ultima prima della sosta. Il successo col Bologna, in una partita in cui comunque gli azzurri hanno sofferto molto nel secondo tempo, deve essere il trampolino di lancio della stagione. Zanetti aveva sempre predicato calma ai suoi ragazzi, dicendo che se avessero continuato a giocare così allora la vittoria sarebbe arrivata matematicamente. Una sicurezza che si è molto presto trasformata in una predizione molto presto. Un’iniezione di fiducia del genere non è da sottovalutare, e le tredici chiamate in Nazionale che sono seguite all’ottimo inizio di stagione dell’Empoli rappresentano la ciliegina sulla torta delle prestazioni viste giornata dopo giornata. Prestazioni che hanno visto protagonisti sia i giocatori singoli, che il gruppo preso come unità compatta. Gli acuti (solo per citarne alcuni) di Parisi, il migliore in Serie A per quantità di dribbling riusciti, di Ismajli, uno dei migliori stopper del campionato, di Baldanzi, le cui due partite d’esordio sono rimaste sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori, hanno impreziosito il grande lavoro svolto dal gruppo. A partire dalla fase difensiva, una delle migliori mai viste al Castellani, fino alla buona quantità di occasioni da gol create: non è un caso che Satriano si sia guadagnato la prima chiamata dell’Uruguay. Se l’avversario di domani sera non dovesse sembrare così difficile da affrontare, c’è un altro dato statistico che può dare da pensare. L’Empoli nella scorsa stagione è riuscito una sola volta a vincere due partite consecutive in casa, il sofferto successo nel derby d’andata contro la Fiorentina seguito dal 3-1 inflitto all’Udinese. È passato quasi un anno da quella doppietta, è cambiata la direzione tecnica e sono cambiati tanti giocatori. Cosa non è cambiata è la difficoltà per l’Empoli di affrontare una stagione di Serie A, soprattutto se l’avversario è una big come il Milan. Gli azzurri dovranno sfoderare l’ennesima prestazione miracolosa per regalare l’ennesima soddisfazione a sé stessi e al proprio pubblico.