L’ombra della mafia a Fucecchio: scatta l’interdizione per un’azienda
FUCECCHIO
Ieri Fucecchio si è svegliata con una notizia inaspettata e grave: un’azienda che produce e commercia infissi e serramenti all’ingrosso è stata raggiunta dall’interdittiva antimafia, un provvedimento emanato dal prefetto di Firenze Laura Lega che di fatto impedisce al privato imprenditore di essere parte contrattuale della pubblica amministrazione e lo priva della possibilità di essere titolare di licenza o autorizzazioni di polizia e di commercio. L’attività di contrasto alle infiltrazioni è operata con l’attivazione delle verifiche antimafia previste dalle vigenti disposizioni che consentono al prefetto di estendere le verifiche sia sulle imprese che instaurano rapporti con la pubblica amministrazione (per appalti e finanziamenti) sia sul conto delle aziende che chiedono agli uffici pubblici il rilascio di autorizzazioni commerciali, licenze o iscrizioni in albi pubblici.
Il provvedimento in questione – che ha carattere preventivo – si appoggia su indizi gravi, precisi e concordanti e tende più che altro a impedire che le organizzazioni criminali penetrino nel circolo dell’economia legale e creino pericolose distorsioni a danno della maggioritaria competente legale. Di conseguenza chi viene raggiunto da un provvedimento del genere non ha più la possibilità di intavolare trattative e poi stipulare rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione.
«Si tratta – commenta il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli – di un provvedimento che rafforza l’economia legale posta sotto attacco dalla criminalità in una fase di emergenza come quella attuale. Speculazioni e infiltrazioni mafiose sono estranee alla tradizione del nostro territorio e di un tessuto produttivo che ha sempre basato i suoi successi sull’operosità, sul sacrificio e sul talento delle persone e che rifugge ogni scorciatoia offerta dalle organizzazioni malavitose. Dopo le recenti indagini dell’operazione Vello d’Oro 2, insieme agli altri sindaci del Comprensorio del Cuoio avevo incontrato i prefetti di Firenze e di Pisa per fare il punto della situazione e per auspicare che venissero adottate misure efficaci quanto prima. Laura Lega mi rassicurò sul fatto che la Prefettura fosse costantemente al lavoro per contrastare ogni tipo di infiltrazione mafiosa. L’interdittiva emessa è la prova lampante di come le sue rassicurazioni fossero basate su azioni concrete. L'attività delle forze dell'ordine e delle Istituzioni è costante nel prevenire questo tipo di fenomeni. E di questo, l'amministrazione comunale e tutti gli imprenditori che si impegnano con enormi sacrifici per portare avanti il lavoro delle proprie aziende non possono che esserne felici». –
M.S.