di Paolo Santini
08 dicembre 2014
VINCI. «I carabinieri bussarono alla porta di casa e chiesero di mio zio Armando. Era un giorno di maggio del 1943». Esordisce così Graziano Buscioni, che all'epoca aveva sei anni, raccontandoci la storia di un padre affettuoso che troppo presto lasciò la sua famiglia per rispondere al senso del dovere. Il padre di Graziano si chiamava Averardo Buscioni, abitava da sempre a Spicchio, lavorava c...