Il Tirreno

Calcio toscano dilettanti
Calcio

Il Cecina bloccato sul pari

di Michele Falorni
Startari libera l’area di testa (foto Falorni/Silvi)
Startari libera l’area di testa (foto Falorni/Silvi)

Il terzo turno di Eccellenza contro la Massese finisce a reti bianche. Superbo Cappellini tra i pali, ma è mancato il guizzo giusto in avanti

3 MINUTI DI LETTURA





CECINA. Un minuto di silenzio in ricordo di Giorgio Napolitano, due volte presidente della Repubblica, introduce la sfida tra Cecina e Massese, finita 0-0. Ieri, allo stadio Loris Rossetti, è stato scontro dal fischio d’inizio al 95’, con i padroni di casa subito in attacco alla ricerca del gol e gli ospiti pronti a chiudere tutti i corridoi. Sportellate, contrasti in sequenza e corpo a corpo non sono mai mancati, perché il risultato premeva a entrambe. Ai rossoblù è mancata un pochino di velocità in manovra e maggiore convinzione sotto porta. Gli ospiti hanno invece beneficiato dell’arrivo di mister Fabrizio Tazzioli in panchina senza però sfondare il muro difensivo alzato davanti a Leonardo Cappellini, pronto a tuffarsi e a ribattere in calcio d’angolo più di un tiro. Alla fine, un punto per parte e risultato giusto.

Al comunale, seduti in tribuna coperta e sulle gradinate lato monte, arrivano 450 persone, a testimonianza che questa è una piazza storica e la gara vale il prezzo del biglietto. Appena si impossessano del pallone, i rossoblù spingono al massimo e al 10’ Mounir El Falahi cerca la porta da fuori area. L’Eccellenza, per chi ancora non ci è abituato, insegna che con gli spazi sempre più stretti non bisogna sbagliare e nemmeno mollare, prova ne siano i continui cambi di fronte innescati in contropiede. La gara è piacevole e al 21’ Matteo Pallecchi ci prova su punizione, ma la mira è imprecisa. La Massese risponde sfruttando le fasce e pescando Ruiz Anaya al 32’ in area, ma Cappellini è lì. Per sbloccare il risultato servirebbe un’invenzione, visto che nessuna delle due contendenti molla una zolla di terreno. E così, si arriva all’intervallo senza scossoni, se non con l’ultimo tentativo di El Falahi che con un pallonetto sfiora l’impresa.

Nella seconda frazione l’incontro si infiamma: passano otto minuti e Andrea Vignali scarica a giro dal limite alzando di poco la mira. Mentre inizia la girandola delle sostituzioni, i rossoblù forzano i blocchi e salgono compatti verso la trequarti avversaria, spaventando gli avversari con Simone Fiorini al 76’ e Andrea Brizzi – uno dei nuovi entrati – al 32’, ma la sua sventola è fuori di niente. Gli appassionati, nel frattempo, si scaldano e urlano: vorrebbero di più, poiché chi gioca sul proprio terreno non deve mai accontentarsi del pareggio. L’ingresso di Emanuele Rovini, il cui arsenale è notevole, non sposta gli equilibri. E allora si procede per situazioni, con i falli che non si contano a causa dei nervi ormai saltati e della smania di scolpire il tabellino. Gli ultimi brividi arrivano all’85’ con Anaya che tocca la parte alta della traversa e Cappellini strepitoso a respingere al 94’ la sassata di Andrea Vignali e poi il piatto di Matteo Bracci a due passi dal palo.


 

Primo piano
L’incidente

Calcinaia, muore incastrato tra la motozappa e un ulivo: chi è la vittima

Sani e Belli